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Aggressione omofoba a Bari: 2 arresti, anche ragazzo già accusato di violenza sessuale

La polizia ha arrestato un 20enne e un 19enne con l’accusa di lesioni aggravate e rapina pluriaggravata e denunciato un minorenne con le stesse accuse.
A cura di Antonio Palma
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Prima avrebbero lanciato offese omofobe a una coppia gay che stava semplicemente trascorrendo una serata insieme in un ristorante di Bari, poi avrebbero brutalmente aggredito i due a calci e pugni in piazza e infine avrebbero sottratto alle vittime alcuni monili in oro e argento strappati durante l'aggressione. Queste le pensatissime accuse nei  confronti di due giovani baresi arrestati oggi dalla polizia del capoluogo pugliese dopo alcuni mesi di indagine sull'aggressione avvenuta l'8 giugno scorso nel cuore della movida barese, vicino ad alcuni locali che si affacciano sull'affollato Largo Adua.

Dopo un lungo lavoro sui video delle telecamere di sorveglianza della zona che hanno ripeso l'intera scena dell'aggressione ai due trentenni, un italiano e uno spagnolo, gli investigatori della squadra mobile della questura di Bari hanno arrestato un 20enne e un 19enne, con l'accusa di lesioni aggravate e rapina pluriaggravata, e denunciato un minorenne, che è stato deferito alla Procura dei minori competente con le stesse accuse. I due arrestati hanno entrambi procedimenti penali pendenti, uno per droga e l’altro per violenza sessuale di gruppo.

Le indagini, coordinate dal pm Bruna Manganelli, però proseguono per individuare anche gli altri componenti del gruppo di aggressori che secondo l'accusa era formato da almeno sette persone. "Quello che più ci spaventa è la giovanissima età degli aggressori, dovuta secondo noi ai movimenti d'odio che si stanno diffondendo negli ultimi anni. Noi chiediamo ai ragazzi gay di esporsi, di fare coming out. Ma lo Stato poi non ci protegge, considerando le violenze per omofobia al pari delle altre. L'aggressione di una coppia omosessuale è un'aggressione d'odio. Per questo chiediamo da anni una legge nazionale che abbia valore punitivo nei confronti di queste forme di aggressioni" ha dichiarato Valentina Vigliarolo, presidente di Arcigay Bari. La vicenda è stata comunicata all’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori istituito presso il ministero dell’Interno per la tutela delle vittime dei reati a sfondo discriminatorio.

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