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Afghanistan, valanghe provocano oltre 100 morti

Ha superato quota 100 il bilancio delle vittime delle valanghe di neve abbattutesi nell’Afghanistan nordorientale. I soccorritori al lavoro per cercare di salvare le persone ancora intrappolate.
A cura di Susanna Picone
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L’ultimo bilancio diffuso dai servizi di emergenza in Afghanistan parla di almeno 124 morti. Persone uccise dalle valanghe di neve abbattutesi in particolare nella provincia del Panjshir, a nord di Kabul. I servizi di emergenza hanno precisato che i soccorritori sono ancora al lavoro per cercare di salvare le persone rimaste intrappolate nelle loro case. Le valanghe di neve hanno distrutto decine di abitazioni e il timore delle autorità è che il bilancio già drammatico delle vittime possa ancora aumentare. Sono decine i dispersi. “Non abbiamo l'equipaggiamento necessario, persone comuni e soccorritori stanno scavando con le pale e a mani nude per portare in salvo le persone rimaste sotto la neve”, ha detto il governatore della provincia, Abdul Rahman Kabiri, che ha assicurato che le operazioni di soccorso proseguiranno anche nella notte.

Distrutte scuole, case e moschee – Il governatore ha detto che le valanghe hanno danneggiato o distrutto moschee, scuole e almeno un centinaio di abitazioni e ha sottolineato che nel Panjshir non si verificavano emergenze di questo livello da almeno 30 anni. Altre valanghe hanno colpito le province di Bamyan, Badghis, Nangarhar e Laghman, provocando almeno 11 morti. Da un paio di giorni la neve sta bloccando le strade principali e in varie zone di Kabul si sono verificate interruzioni di corrente elettrica. Già in altre occasioni le valanghe in Afghanistan avevano provocato stragi nelle stesse zone montuose: nel 2012 erano morte 145 persone e nel 2010 una valanga, al passo del Salang, aveva provocato 165 vittime.

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