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Afghanistan, “colloqui diretti Usa-talebani per negoziati di pace”

Notizia di portata storica per l’Afghanistan, dilaniata dalla guerra da ormai 12 anni. Sull’ipotesi di dialogo c’è anche l’ok di Barack Obama.
A cura di Biagio Chiariello
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Presto, al massimo entro la prossima settimana, il Governo dell'Afghanistan e i talebani avvieranno colloqui diretti con l'obiettivo di porre fine al conflitto che dilania il Paese da decenni. Un'intesa che avviene con il beneplacito degli Stati Uniti. La Casa Bianca prevede infatti per le prossime 48 ore un primo incontro a Doha, la capitale del Qatar, fra rappresentanti dell’amministrazione Obama e i ribelli, finalizzati anzitutto allo scambio di prigionieri. I colloqui a Doha “sono il primo passo di una strada lunga”, sottolineano funzionari americani. Lo stesso presidente degli Stati Uniti d'America  ha giustificato la decisione di avviare un negoziato diretto con i talebani come l'unica strada per la pace in Afghanistan. Parlando a margine del G8, Obama ha peraltro ammesso che il percorso non sarà facile né breve.

L'obiettivo di Washington è che comunque i talebani e i gruppi fondamentalisti rompano con Al Qaeda, come sottolineato dallo stesso numero uno americano, mettano fine alle violenze, così da accettare la Costituzione afghana, compresa la parte che riguarda la tutela delle donne e delle minoranze. Stando alle prime notizie i talebani avrebbero dato il loro parere positivo a due di queste richieste: il distacco dall'organizzazione terroristica e l'impegno a mettere da parte gli attacchi sul territorio afghano solo per colpire altri paesi.A dare il via libera ai taleban è stato il Mullah Omar, già capo del regime che venne deposto nell’autunno del 2001 a seguito dell’intervento americano in risposta all’11 settembre.

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