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Addio piccolo Isaiah: il bimbo è morto, i medici hanno staccato la spina che lo teneva in vita

Il bimbo, vittima di “un catastrofico danno cerebrale” alla nascita causato da mancanza d’ossigeno, è scomparso ieri al King’s College di Londra, dove era ricoverato per la grave invalidità causata al momento del parto.
A cura di Biagio Chiariello
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È morto il piccolo Isaiah Haastrup, di un anno, al centro in Gran Bretagna di una delle battaglie legali recenti fra medici e genitori sul diritto a ‘staccare la spina'. Come riporta il Guardian, il triste annuncio è stato dato dal papà Lanre e dalla mamma, Takesha Thomas, entrambi di 36 anni, dopo l'interruzione dell'assistenza dei macchinari che tenevano in vita il bimbo al King's College Hospital di Londra. I medici hanno deciso di staccare il supporto vitale dopo che anche l'appello di ultima istanza alla Corte europea dei diritti umani (CEDU) è stato declinato nella giornata di martedì 6 marzo. Isaiah aveva ricevuto cure palliative solo dopo la sua estubazione.

Il caso del piccolo Isaiah

Quello di Isaiah è stato un caso che sin dall'inizio ha ricordato da vicino quello dei Charlie Gard. Il piccolo era stato vittima di "un catastrofico danno cerebrale" alla nascita causato da mancanza d'ossigeno. Nonostante avesse mantenuto un barlume di coscienza, per i medici non aveva ormai speranze di miglioramento. E il giudice Justice MacDonald aveva dato ragione agli specialisti del King’s College Hospital, secondo cui ulteriori trattamenti intensivi sarebbero "futili, gravosi e contro gli interessi del bambino". La coppia di genitori  si era però detta disposta a tutto pur di tenere in vita il figlio. "Non so come i medici possano essere arrivati a questa conclusione" aveva detto mamma Takesha. "Quando gli parlo risponde, lentamente, aprendo un occhio. Quello che vedo è un bambino ferito. Che ha bisogno di amore, ha bisogno di cure. Io posso dargliele. Dire che per lui non vale la pena di vivere, non è giusto. Non tocca a loro prendere questa decisione" aveva continuato la genitrice.

Per i medici staccare la spina era l'opzione migliore

Fiona Paterson, l’avvocatessa che rappresenta il King’s College Hospital, aveva replicato dicendo che "nessuno può comprendere meglio dei medici il dolore provato dai suoi genitori", ma che c'erano schiaccianti prove mediche secondo cui "staccare la spina" è l’opzione migliore per il piccolo Isaiah. "Il serraggio della mascella e l’irrigidimento muscolare – secondo loro – potrebbero essere dovuti a una grave distonia, che gli causa crampi dolorosi".

La storia di Charlie Gard

Nell'estate 2017 il piccolo Charlie Gard moriva dopo aver lottato per quasi un anno contro un male incurabile. I medici, confermata più volte la situazione disperate, avevano chiesto a un giudice di poter staccare la spina della macchina per la ventilazione artificiale che teneva in vita il bimbo. A loro si erano però opposti mamma e papà Gard e il caso era diventato d'ordine pubblico finendo sulle pagine di tutti i giornali del mondo. Anche in un tribunale, per quanto alla fine i genitori erano stati costretti ad arrendersi

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