Addio partigiano Wiliam Scalabroni: eroe della Resistenza, morto investito da un’auto
Ha resistito alle retate dei nazisti e alle rappresaglie dei fascisti. Si è salvato quando – durante la guerra di Liberazione – il suo nome era tra quelli condannati a morte. Eppure non ha potuto fare nulla di fronte alla cattiva sorte: William Scalabroni, 91 snni, presidente onorario dell'Anpi di Ascoli Piceno ed ex partigiano combattente in molte delle prime battaglie sugli appennini contro il nazifascismo, è morto nell'ospedale di Ancona dove era stato trasportato d’urgenza dopo un incidente che l'ha visto protagonista.
William Scalabroni era stato travolto da una Fiat Panda nera poco prima delle 18 di venerdì: l'anziano stava attraversando la strada nella città in cui viveva, Ascoli Piceno, quando è stato investito da un uomo che ha riferito di non essersi accorto di nulla a causa delle condizioni di scarsissima visibilità dovute al maltempo e al mancato funzionamento, in quel frangente, degli impianti di illuminazione pubblica. Trasportato all'ospedale Mazzoni della cittadina marchigiana, in un primo momento non era parso che le sue condizioni fossero gravissime, ma l'emorragia interna si è aggravata nel corso delle ore e ne ha richiesto il ricovero con la massima urgenza al Torrette di Ancona, dove il suo cuore ha cessato di battere.
Scalabroni era considerato un testimone fondamentale della Guerra di Liberazione, avendo preso parte a molte delle più importanti battaglie dell'Appennino centrale: "William, antifascista e partigiano, amante e praticante della montagna, uomo mite e garbato, ha condotto con ferma determinazione importanti battaglie ecologiste in difesa dell’ambiente, delle tradizioni e degli usi locali – ha ricordato l’Anpi –. Protagonista e testimone della lotta di liberazione contro i nazi-fascisti, ha saputo avvicinare i più giovani ai temi della democrazia e della tolleranza, trasmettendo loro i valori umani, civili e politici che hanno contraddistinto la sua vita. L’Anpi è vicina ai familiari con un fraterno abbraccio". "William – ha ricordato il suo amico Rolando Mariani – era un esempio per tutti. La sua condotta di vita è stata esemplare. Ha resistito a tutto, a San Marco si era salvato dai tedeschi, che erano fiancheggiati dai fascisti, ed è morto attraversando la strada: è assurdo. Assieme a lui abbiamo ricostruito la caciara dove si svolsero quelle lotte".