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Abuso d’ufficio, Luigi Di Maio conferma la crisi: “Prima io e Matteo Salvini parlavamo di più”

Matteo Salvini ha annunciato di voler “rivedere la norma sul reato d’abuso d’ufficio” e di essere “d’accordo con Conte”. Luigi Di Maio ha accolto “con piacere” la “marcia indietro” del leader della Lega sull’argomento, poi ha aggiunto: “Prima c’era più collaborazione con Salvini, ora parliamo solo ai Consigli dei ministri, tutto è cambiato dal caso Siri”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Mi fa piacere che Matteo Salvini abbia fatto marcia indietro sull'abuso d'ufficio", ha annunciato il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, sottolineando di non voler attaccare il collega di governo ma di volerlo "far ragionare". Le parole del capo politico del Movimento 5 Stelle sono arrivate dopo aver invitato Salvini, in mattinata, a "lavorare di più" e dire "meno stronzate". Ma i complimenti di Di Maio a Salvini per la "marcia indietro" sono riferiti alle dichiarazioni del leader della Lega che, dopo aver annunciato di voler abolire il reato d'abuso d'ufficio, questa mattina si è detto "d'accordo con il procuratore anticorruzione Cantone e con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che sono stati i primi a dire che questa norma va rivista". Infatti, secondo il vicepresidente del Consiglio, "ci sono troppi fascicoli aperti che finiscono in nulla. Io voglio mettere in galera i ladri, però voglio che sindaci, imprenditori, funzionari pubblici, presidenti di associazioni di volontariato possano lavorare tranquillamente – ha continuato Matteo SalviniQuindi che ci siano dei problemi è evidente".

"Prima c'era più collaborazione con Matteo Salvini, ora parliamo solo ai Consigli dei ministri – ha spiegato Luigi Di Maio – tutto è cambiato dal caso Siri". Secondo il capo politico del Movimento 5 Stelle "siamo in un momento in cui c'è bisogno che lo Stato contrasti seriamente la corruzione", perché "in una piena nuova Tangentopoli dobbiamo stare attenti ai segnali che dà lo Stato". Il vicepresidente del Consiglio ha sottolineato che "quando un ministro della Repubblica – riferendosi a Salvini – dice che vuole abolire l'abuso d'ufficio e ha il presidente della Regione Lombardia indagato per abuso d'ufficio, sta dando un pessimo segnale a tutto il Paese", cioè "tornare alla stagione delle leggi ad partitum".

Il pensiero delle opposizioni sull'abuso d'ufficio

"Sull'abuso d'ufficio sono d'accordo su una revisione più che su un'abolizione – ha spiegato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni – È vero però che per come è configurato ora il reato, i sindaci e gli amministratori locali sono terrorizzati a muoversi". Mentre la presidente dei deputati di Forza Italia, Mariastella Gelmini, ha parlato di una "riforma assai seria e delicata" su cui FI "ha una posizione chiara: bisogna togliere inutili orbelli legislativi, snellire le procedure e riformare il sistema amministrativo nel suo complesso passando da un sistema delle autorizzazioni a quello del controllo". Infatti, ha annunciato la Gelmini, Forza Italia presenterà, alla riapertura dell'attività parlamentare "un pacchetto di misure per una riforma strutturale della burocrazia amministrativa, che riguarderà anche la riforma del reato di abuso d'ufficio".

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