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A Torino una protesi per “Lady Golia”, la cerbiatta zoppa che non può più correre

Lady Golia è una cerbiatta di 7 mesi presa in cura dal Canc di Grugliasco, il Centro animali non convenzionali del dipartimento di Veterinaria dell’Università di Torino. I veterinari vogliono provare su di lei un intervento che in genere si usa per i cavalli.
A cura di S. P.
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Una protesi per Lady Golia e la speranza che questa cerbiatta colpita da una malformazione che l’ha privata di una degli arti possa tornare a correre. È la sfida dei veterinari del Canc di Grugliasco, il Centro animali non convenzionali del dipartimento di Veterinaria dell'Università di Torino, che ha deciso di curare l’animale di 7 mesi. Lady Golia è arrivata a Grugliasco appena nata e con una malformazione piuttosto seria: i veterinari sono stati costretti a scegliere se amputare l'arto o sopprimerla. E dopo un intervento fallito hanno deciso di non ucciderla ma tentare altre strade per curarla. I veterinari vogliono operare sulla cerbiatta con una tecnica sperimentale, mai provata su animali selvatici ma che di solito si usa per i cavalli. Una tecnica che richiede tempo e denaro ma che dovrebbe consentire al cucciolo di tornare a correre. Come riporta il quotidiano Repubblica, la prima fase del progetto riguarda l'installazione di una protesi esterna per verificare se la cerbiatta si adatti ad appoggiare il peso su una protesi. In un secondo momento, se tutto andrà bene, si potrà procedere con la protesi in carbonio. Alla fine Lady Golia avrà una zampa simile alle gambe dell’ex atleta paralimpico Oscar Pistorius: “La tecnica è simile, se vogliamo fare un esempio”, hanno spiegato gli esperti.

Il Canc ha lanciato una raccolta fondi dato che per l'intervento alla cerbiatta, che se i professori non lavorassero gratuitamente e il materiale chirurgico non fosse messo a disposizione dal centro arriverebbe a costare 5000 euro, servono 750 euro per pagare il produttore della protesi esterna. “I costi sono importanti e cerchiamo di contenerli al massimo – ha spiegato la professoressa Mitzy Mauthe von Degerfeld, responsabile del Canc – Non abbiamo ancora fatto stime su quanto costerà la seconda fase perché vogliamo capire come Lady Golia si adatterà al nuovo arto. Chi vuole può aiutarci con le donazioni sul conto della nostra fondazione Wild Exotic Animal Foundation i cui estremi si trovano sulla nostra pagina Facebook”. La cerbiatta dovrà finire la sua crescita prima di avere la protesi in carbonio: “Dobbiamo aspettare che cresca e arrivi alla sua dimensione definitiva – ha confermato la veterinaria -. Ora dobbiamo tutti sperare che lei accetti di muoversi con questo arto artificiale, poi vedremo se potrà tornare a correre”.

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