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A Portofino, navi da crociera sempre più vicine alla costa. Legambiente: “Una beffa”

L’ordinanza della Capitaneria di Porto abbassa da 0,7 miglia a 0,3 miglia il limite da rispettare nell’Area marina protetta per le grandi navi.
A cura di B. C.
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“Ennesima beffa al decreto rotte. Scandalosa e vergognosa l’ordinanza firmata oggi che abbassa a 0,3 miglia l’accesso delle navi da crociera all’area marina protetta di Portofino”. E’ il commento di Legambiente sull’ordinanza firmata dalla Capitaneria di Porto stabilisce che stabilisce che le navi da crociera potranno arrivare più vicino all’Area naturale marina protetta di Portofino. Forse troppo vicino. Il limite non valicabile è stato abbassato da 0,7 miglia a 0,3 miglia: 482 metri. “Dopo il tragico incidente della Costa Concordia al Giglio, il cosiddetto decreto rotte dei ministri Corrado Passera e Corrado Clini ha, infatti, spostato per le navi da crociera, il ‘confine’ delle aree protette a 2 miglia dalla costa – osserva Legambiente – dopo qualche mese, per l’Area marina protetta di Portofino è stata chiesta e ottenuta una deroga che ha portato a 0,7 miglia dalla costa il limite non valicabile. Con l’ordinanza siglata oggi, questa distanza si è ridotta ulteriormente passando da 0,7 a 0,3 miglia marine (circa 600 metri)” scrive Legambiente, secondo cui il rischio è che “questa misura si estenda a macchia d’olio, aprendo a tutte le Aree marine protette la possibilità di chiedere deroghe alla distanza stabilita”. Da qui la richiesta al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al ministro dei Trasporti Graziano Delrio di “intervenire al più presto e di estendere i vincoli del decreto rotte a tutte le isole minori e alle zone fragili anche al di fuori delle aree parco”.

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