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A Piacenza la prima scuola smartphone free d’Italia: “Cellulari fonte di distrazione e bullismo”

Il liceo sportivo San Benedetto di Piacenza è il primo istituto in Italia ad essere diventato smartphone free: gli studenti non potranno più utilizzare i dispositivi tecnologici durante le lezioni e la ricreazione grazie alle tasche Yondr, in grado di schermare i cellulari rendendoli inutilizzabili. “Così li incoraggiamo alla socializzazione e combattiamo il cyberbullismo”.
A cura di Ida Artiaco
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Il Liceo sportivo San Benedetto di Piacenza è il primo in Italia a diventare cell phone – free. In poche parole, si doterà di un sistema, importato dagli Stati Uniti dove è già largamente in uso, per impedire agli studenti l'uso di smartphone e altri dispositivi elettronici in classe durante le lezioni e anche durante la ricreazione per "evitare distrazioni". Si tratta di una sorta di tasca, capace di schermare completamente i telefoni, rendendoli di fatto inutilizzabili. Al suono della prima campanella dell'anno scolastico 2018/2019 ne verrà consegnata una ad ogni studente a inizio mattinata, sbloccabile poi solo dal docente al termine delle lezioni.  "Seppur consapevoli della grande utilità dei cellulari, – ha affermato la dirigenza della scuola in una lettera inviata ai genitori –  crediamo che il loro utilizzo diventi sempre più una fonte di distrazione, di comportamenti asociali e di conflitto sia a scuola che a casa".

Una vera e propria sorpresa, dunque, per tutti gli alunni del liceo sportivo emiliano al rientro dalle vacanze estive. La tasca in questione presenta un'apposita "base sbloccante", molto simile all'antitaccheggio dei negozi, per poter essere aperta. Così, quando gli studenti entreranno in classe, dovranno riporre il proprio dispositivo nella custodia "Yondr", che verrà bloccata dall'insegnante alla prima ora di lezione. Potranno tenerla vicino a sé ma non potranno aprirla, fino a quando non verrà sbloccata dal docente dell'ultima ora. "Siamo la prima scuola phone-free d'Italia – ha sottolineato il preside Fabrizio Bertamoni, già docente di filosofia -. Non lo consideriamo né un'imposizione né un divieto. Siamo invece convinti che sia un'opportunità per i nostri studenti di poter andare oltre. Certo, non li lasceremo soli in questa situazione, ma li aiuteremo nel tempo a capire questa scelta, e a guardare appunto alle stelle. Per non dimenticare il cyberbullismo di cui tanto si parla, che passa quasi sempre attraverso lo smartphone"

Le tasche Yondr, prodotte da un'azienda americana, sono utilizzate in tutto il mondo non soltanto da istituti scolastici, ma anche a concerti e altri spettacoli, in tribunali, ai matrimoni o eventi dedicati ai bambini. "Dobbiamo ricordarci che l'obiettivo di questi spazi – ha concluso la dirigenza – è di incoraggiare le persone a relazionarsi l'una all'altra e al contesto. E i dispositivi elettronici rappresentano un impedimento al raggiungimento di questo scopo".

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