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A luglio la disoccupazione cala al 10,4%, ma diminuiscono i contratti stabili e aumentano gli inattivi

Nel mese di luglio, il tasso di disoccupazione è sceso passando al 10,4% con una variazione pari al -0,4% su base mensile. Cala anche la disoccupazione giovanile, che si attesta ora al 30,8%. “A fronte del calo degli occupati e dei disoccupati, a luglio si stima un aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,7%, pari a +89 mila)”.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel mese di luglio, il tasso di disoccupazione è sceso passando al 10,4% con una variazione pari al -0,4% su base mensile. Questo è quanto emerge dai dati elaborati dall'Istat diffusi questa mattina. L'Istituto nazionale di statistica segnala inoltre una diminuzione delle persone in cerca di occupazione pari al -4%, ovvero a -113.000 in termini assoluti, e un calo del tasso di disoccupazione giovanile che si attesta ora al 30,8% (-1,0 punti). "A fronte del calo degli occupati e dei disoccupati, a luglio si stima un aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,7%, pari a +89 mila). L'aumento coinvolge le donne (+73 mila) e gli uomini (+16 mila) e si distribuisce tra i 15-49enni. Il tasso di inattività sale al 34,3% (+0,3 punti percentuali). Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si rileva il calo dei disoccupati (-9,1%, pari a -271 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, -92 mila)".

A luglio, inoltre, si conferma il calo degli occupati e Istat registra una nuova lieve flessione (-0,1% su base mensile, pari a -28 mila unità). Il tasso di occupazione rimane stabile al 58,7%. "La diminuzione congiunturale dell'occupazione è interamente determinata dalla componente femminile e si concentra tra le persone di 15-49 anni, mentre risultano in aumento gli occupati ultracinquantenni. A luglio diminuiscono i dipendenti permanenti (-44 mila), mentre crescono in misura contenuta quelli a termine e gli indipendenti (entrambi +8 mila)", spiega Istat.

Infine, su base annua, "a luglio l'occupazione cresce dell'1,2%, pari a +277 mila unità: un fenomeno che però si concentra tra i lavoratori a termine (+336 mila). In ripresa anche gli indipendenti (+63 mila), mentre calano in misura rilevante i dipendenti permanenti (-122 mila). Quanto alle fasce d'età crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+381 mila) e i 15-34enni (+42 mila) mentre calano gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-146 mila)".

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