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A Genova la manifestazione dei lavoratori Ilva contro la chiusura di Taranto

I lavoratori dell’Ilva di Genova Cornigliano aderenti a Fim Cisl e Uilm Uil sono scesi in strada per protestare contro la situazione di Taranto: lo spegnimento degli altiforni pugliesi avrebbe effetti negativi sulla loro produzione. Traffico in tilt, operai verso il Salone Nautico.
A cura di Susanna Picone
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I lavoratori dell’Ilva di Genova Cornigliano aderenti a Fim Cisl e Uilm Uil sono scesi in strada per protestare contro la situazione di Taranto: lo spegnimento degli altiforni pugliesi avrebbe effetti negativi sulla loro produzione. Traffico in tilt, operai verso il Salone Nautico.

È in corso da stamane la manifestazione a Genova dei lavoratori dell’Ilva di Cornigliano aderenti a Fim e Uilm, scesi nelle strade per protestare contro lo spegnimento di alcuni altiforni dello stabilimento di Taranto. Lo stop della produzione in Puglia, così come è stato disposto dalla magistratura, avrebbe dirette conseguenze anche sul lavoro delle altre acciaierie provocando la chiusura degli stabilimenti di Genova, Novi Ligure e Racconogi. Alla manifestazione di oggi sono presenti anche una decina di tir dell’indotto: i lavoratori dell’Ilva – le stime parlano di circa 800 unità – hanno bloccato la sopraelevata di Genova in entrambe le carreggiate per dirigersi verso il Salone Nautico, l’”obiettivo” di cui ha parlato Antonio Apa, segretario della Uilm. Il traffico è in tilt, gli operai sono partiti dai cancelli dello stabilimento in via dei Muratori intorno alle sette del mattino per poi giungere in centro città. Nello stabilimento di Genova è in corso lo sciopero di 24 ore.

“Uno sciopero per il lavoro e non contro la magistratura” – Come più volte ricordato anche a Taranto “questo sciopero non è contro la magistratura ma per il lavoro”. Per Apa, in questa situazione, “il presidente del Consiglio e il ministro dello Sviluppo Economico sono latitanti così come su tutta la politica industriale del Paese”. Il segretario della Uilm ha fatto riferimento anche all’assenza della Fiom (lo sciopero è  stato organizzato, appunto, da Fim e Uilm): “I lavoratori non possono aspettare, bisogna prevenire gli eventi perché, se chiudono gli impianti, non c’è più lavoro”. Quello di Genova è uno sciopero, insomma, necessario per impedire che venga presa la decisione di chiudere l’Ilva di Taranto. E i lavoratori di Genova, mentre paralizzano la loro città, chiedono “di non essere dimenticati”.

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