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A Bologna “torna” un Guercino: Ercole e Anteo, l’opera perfetta di palazzo Talon Sampieri

Ercole e Anteo del Guercino, dipinto nel 1631 a palazzo Talon Sampieri di Bologna e mai restaurato, diventa per la prima volta disponibile al pubblico. I visitatori, in numero massimo di 20, accompagnati dal proprietario di casa, potranno ammirare il dipinto ascoltando l’illustrazione dell’opera, del palazzo e la storia della famiglia della storica dimora bolognese.
A cura di Redazione Cultura
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Nella mitologia greca, Anteo – figlio di Posidone – vinceva con estrema facilità tutti coloro che incontrava e delle loro teste faceva collezione nel tempio paterno. Questo accadeva grazie alla forza che traeva contatto da sua madre. Finché, un giorno, incontrò Ercole sul suo cammino che, tenendolo sospeso dal suolo, lo strozzò. Questa storia è il soggetto di un capolavoro del Guercino, dal titolo "Ercole e Anteo", conservato in palazzo Talon Sampieri, a Bologna. Quest'opera, datata 1631, fu dipinta sul soffitto del palazzo di Strada Maggiore, abitato dai Sampieri sin dal 1542. La particolarità dell'opera è che finora, sin dalla sua realizzazione, non ha avuto bisogno di alcun restauro. Questo perché è stato, per così dire, ben protetto proprio perché poco esposto. E perché la qualità degli oli dell'esecutore, oltre al suo genio e bravura, rendono quest'opera davvero "immortale" e resistente a tutto.

Trattandosi di un luogo privato finora la fruizione di questo capolavoro del Guercino, però, non è mai stata semplice. Ma oggi, grazie alla collaborazione fra le associazioni Amici del Guercino e Succede solo a Bologna, diventa per la prima volta disponibile continuativamente la visione del capolavoro "Ercole e Anteo". Un percorso guidato che non si limita all'opera del grande pittore e che prende in considerazione tutta la storia del Palazzo di Strada Maggiore 24, vissuto dalla famiglia Sampieri, anche attraverso la visita al giardino interno per arrivare alla sala, sul cui soffitto il Guercino realizzò la sua opera.

I visitatori, in numero massimo di 20, accompagnati dal proprietario di casa, potranno ammirare il dipinto ascoltando l'illustrazione dell'opera, del palazzo e la storia della famiglia, che si intreccia con quella di Bologna, da quando i Talon giunsero dalla Francia, nel XIV secolo.

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