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A 9 anni è incinta del patrigno: “Violentata 10 volte al giorno, ma non può abortire”

È successo in Perù: la madre della ragazzina ha scoperto la gravidanza della figlia al quinto mese, ben oltre il limite stabilito dalla legge locale per procedere con l’aborto. Caccia all’uomo in tutto il Paese per trovare l’aggressore trentenne.
A cura di Ida Artiaco
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Quando la mamma ha notato che la sua pancia cresceva, non avrebbe mai potuto immaginare che la sua bambina, a soli 9 anni, fosse incinta e che, soprattutto, il padre fosse il suo compagno. È successo a Ventanilla, in Perù, dove è scoppiato un vero e proprio scandalo che ha turbato tutto il Paese. La ragazzina, hanno scoperto gli inquirenti, veniva violentata dal patrigno fino a 10 volte al giorno, ma non aveva mai avuto il coraggio di confessare gli abusi subiti. Ma l'incubo per lei non finisce qui. L'ecografia a cui la giovane è stata sottoposta in ospedale ha rivelato che la gravidanza era già arrivata al quinto mese, ben oltre il limite stabilito dalla legge locale per procedere con l'aborto. Quindi, sarà costretta a portare a termine la gestazione.

Intanto, il suo aguzzino, Elmer Sergio Chambergo Tapia, 30 anni, è scappato via una volta venuto a conoscenza della gravidanza della sua figliastra e in tutto il paese è scattata una vera e propria caccia all'uomo. La famiglia della ragazza chiede che venga fatta giustizia. Ana Maria Choquehuanca, ministro per i diritti delle donne del Perù, ha assicurato che il governo sta facendo il possibile per approvare quanto prima delle leggi, di cui già sono state stilate le linee guida, per prevenire altri case del genere, in continuo aumento in tutto lo Stato, e tutelare le vittime di abusi dando agli aggressori il massimo della pena possibile.

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