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A 16 anni pensa di avere l’influenza ma è un cancro al quarto stadio. I bulli: “Te lo meriti”

Ad Hunter Brady, 16enne di Tampa, in Florida, è stato diagnosticato il linfoma di Hodgkin lo scorso gennaio, dopo che i medici gli avevano detto che era solo influenza. Dopo aver postato una foto dall’ospedale sui suoi social network è stato attaccato da alcuni bulli: “l cancro è ciò che ci voleva per te”.
A cura di Ida Artiaco
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Hunter Brady, 16 anni (Instagram).
Hunter Brady, 16 anni (Instagram).

Credeva di avere una semplice influenza, ma poi, dopo essere stato ricoverato, esami approfonditi hanno fatto emergere un'altra verità. Ad Hunter Brady, 16enne di Tampa, in Florida, è stato diagnostico un linfoma di Hodgkin al quarto stadio. Si tratta di un tumore maligno che interessa i tessuti linfoidi secondari come i linfonodi e che l'ha costretto dallo scorso mese di gennaio a sottoporsi ad un ciclo di chemioterapia, che gli ha fatto perdere tutti i capelli. Ma, oltre a dover affrontare una situazione già di per sé drammatica, il ragazzo ha dovuto anche fare i conti con alcuni bulli che l'hanno preso in giro per la sua malattia, dopo che aveva postato delle foto di lui in ospedale sui social network. E la sua storia ha fatto immediatamente il giro di tutto il mondo.

"Ti meriti di morire", "Il cancro è ciò che ci voleva per te" sono solo alcuni dei messaggi di odio recapitati ad Hunter. La madre Cheryl ha raccontato ai media Usa di essere sconvolta: "Non posso credere che qualcuno gli scriva queste cose. Ma mio figlio è più forte di tutti noi". Tuttavia, sono molte anche le dimostrazioni di solidarietà arrivate da alcuni compagni di classe, che si sono rasati la testa per fargli sentire la loro vicinanza. Il suo incubo è cominciato lo scorso novembre, quando ha cominciato ad avvertire che qualcosa in lui non andava, dalla tosse persistente al mal di testa fino alla temperatura corporea sempre alta. Il suo pediatra, però, gli aveva detto di non preoccuparsi, che era solo febbre dovuta all'influenza. Ma parecchie settimane dopo, il 16enne è stato trasportato d'urgenza in ospedale con i polmoni quasi del tutto collassati. Poi, è arrivata la diagnosi: era la metà di gennaio. "Non mi importa di cosa queste persone mi scrivono – ha detto Hunter -. Non sanno come mi posso sentire io in questo momento, ma lo capiranno un giorno, e allora staranno davvero male. Io non mi rassegno, voglio vivere. Vincerò la malattia. Ho tanto sostegno da tutti intorno a me, e due religiosi mi hanno ricordato che Dio è sempre con me. Così va tutto bene, non mollerò".

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