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Delitto di Garlasco, l'omicidio di Chiara Poggi

Delitto Garlasco, Alberto Stasi esce dal carcere: le immagini mentre va a lavoro

Ogni mattina presto il 39enne condannato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi nel 2007, esce dal carcere di Bollate per andare a prestare attività di contabile. Poche e chiare le parole rivolte all’inviato di Telelombardia.
A cura di Biagio Chiariello
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 “Non posso parlare, ho delle prescrizioni da rispettare”. Sono state le uniche parole che Alberto Stasi ha rivolto al cronista di della trasmissione ‘Iceberg Lombardia', condotta da Marco Oliva su Telelombardia, che stasera alle 20.30 manderà in onda le immagini inedite del 39enne, condannato in via definitiva a 16 anni per aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi, mentre lascia il carcere per recarsi al lavoro esterno.

Alberto Stasi è rinchiuso nel carcere di Bollate dal dicembre 2015 per l'omicidio avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia). Nel 2015 la condanna definitiva a 16 anni, dopo le annullate assoluzioni del 2009 e 2011 e la riduzione di un terzo della pena.

Da 4 mesi esce ogni giorno per andare a lavorare fuori: sale su una auto scura guidata da una donna che lo accompagna sul posto di lavoro dove presta attività di contabile, poi torna in carcere. Svolge mansioni contabili e amministrative, con rigide prescrizioni sugli orari di uscita e di rientro in cella, sui mezzi di trasporto utilizzabili, sugli itinerari dai quali non discostarsi e sui controlli.

Le uniche dichiarazioni di Stasi alle telecamere sono state: “non posso parlare, ho delle prescrizioni da rispettare”.

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Nell'apprendere che Alberto Stasi ha ottenuto la possibilità di lasciare il carcere per recarsi al lavoro, Rita Preda, la mamma di Chiara Poggi, ha commentato così:  "Sapere che chi ha ucciso nostra figlia dopo sette anni già esce dal carcere, pur senza aver mai ammesso la sua responsabilità, spiace. Non sono notizie belle. Ma la legge è così e non possiamo farci niente. Del resto ci aspettavamo che un momento o l'altro avrebbe ottenuto questo beneficio". "Non ne eravamo informati – aggiunge – e non ci ha fatto piacere apprendere la notizia in questo modo. Avremmo voluto saperlo non dal giornale".

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