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Torino, a 11 anni Sara vince il mutismo selettivo grazie all’amicizia con il cane

C’è chi ha un disturbo del comportamento alimentare e torna a sorridere, chi soffre di mutismo selettivo e riesce a esprimere le emozioni. Sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti grazie alle sedute di “pet therapy”, coi cani tornati in corsia per i piccoli pazienti dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
A cura di Biagio Chiariello
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 Sara (nome di fantasia) ha 11 anni e soffre di mutismo selettivo, l'ansia blocca le sue parole. Ma grazie all'aiuto di un cane è finalmente riuscita ad esprimere le proprio emozioni attraverso una risata e con il suo amico animale comunica a gesti. Il suo è solo uno dei tanti piccoli miracoli avvenuti grazie alle sedute di “pet therapy” (Interventi Assistiti con gli Animali) al reparto di Neuropsichiatria dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Benedetto Vitiello).

Vengono offerti cicli di sessioni in piccoli gruppi, in presenza di una infermiera e un medico specializzando NPI, con la supervisione del neuropsichiatra infantile di riferimento. "Attraverso la relazione con il cane alcuni pazienti è come se si fossero ‘sbloccati'", ammettono dal reparto di Neuropsichiatria. Come Sara infatti c'è Chiara (altro nome di fantasia), 15enne affetta da un disturbo del comportamento alimentare: con Sally, Spuma o Zedi (uno dei cani messi a disposizione del dottor Vitiello) tra le braccia anche lei sorride e riesce a ritrovare la sua spontaneità.

Per questo motivo l’ospedale torinese ha deciso di fare di più: ha scelto di introdurre un orario di “visita dei parenti a 4 zampe” per i ragazzi ricoverati in NPI, con lo scopo di consentire ai pazienti di stare un’ora anche con il proprio cane, in presenza dei genitori e di un operatore del reparto.

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Dopo lo stop dovuto alla pandemia Covid, il progetto di Forma “Amici a 4 zampe” è ripreso anche durante le terapie di dialisi (dirette dal dottor Bruno Gianoglio) e nei reparti di degenza.

"Accudire un cane aiuta a prendersi cura di sé, del proprio corpo  – spiegano gli esperti del Regina – e così si recupera una relazione più sana con se stessi, si calma la rabbia ottenendo un effetto di benessere e relax".

La Direzione sanitaria ed il Dipartimento di Patologia e Cura del bambino Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) hanno redatto un progetto, finanziato da Fondazione Forma, che prevede percorsi dedicati per gli animali e specifiche norme igienico – sanitarie, in ottemperanza alle indicazioni regionali e nazionali.

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L’obiettivo è quello di affiancare alle terapie mediche una pratica che sfrutta le capacità innate degli animali di stimolare emozioni positive.

Vogliamo umanizzare l'ospedale – ha spiegato il dottor Mario Lima, direttore di Chirurgia Pediatrica -. Poter avere qui gli animali che sostegno i bambini dà spensieratezza, anche a quelli che tra poco entreranno in sala operatoria".

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