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Botte alla figlia 16enne perché non vuole pregare e indossare il velo: genitori denunciati

Due genitori senegalesi di religione musulmana del Thienese sono stati denunciati per maltrattamenti ai danni della figlia di 16 anni: la picchiavano perché non voleva pregare e indossare il velo. L’avevano anche promessa in sposa a un cugino col doppio dei suoi anni.
A cura di Ida Artiaco
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La picchiavano e la rinchiudevano in camera perché si rifiutava di indossare il velo e di partecipare alle preghiere. Così due genitori senegalesi di religione musulmana del Thienese sono stati denunciati per maltrattamenti ai danni della figlia di 16 anni.

La giovane, stando a quanto riporta il Giornale di Vicenza, è stata portata in una comunità protetta; il giudice, su richiesta del pm, ha anche emesso una misura cautelare per impedire al padre e alla madre di contattare o vedere la figlia nei luoghi che essa frequenta, ovvero la scuola, la palestra e la struttura protetta dove adesso vive.

La 16enne, che aveva confidato le difficoltà in famiglia ad una insegnante del dopo scuola, avrebbe anche raccontato che i genitori l'avevano promessa in sposa un cugino, 30enne, che vive nel paese d'origine, al quale la ragazza doveva telefonare ogni giorno.

La coppia di genitori ha però respinto le accuse, sostenendo che le denunce sui maltrattamenti sarebbero state una ripicca della figlia, che rimproverava loro di essere poveri, e di non permetterle una vita al pari delle sue coetanee italiane.

La vicenda ricorda quella di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa a fine aprile del 2021 e i cui resti sono stati rinvenuti lo scorso novembre nei pressi di un casolare a Novellara, non lontano dalla casa dove viveva con la famiglia. Proprio i suoi familiari l'avrebbero uccisa perché non accettavano il fatto che la ragazza avesse rifiutato un matrimonio combinato nel suo paese d'origine, preferendo frequentare Saqib Ayub, ventenne anche lui di origini pakistane conosciuto nell'agosto 2020 su TikTok.

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