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Per l’anagrafe era “disperso”, Giuseppe torna alla vita col reddito di cittadinanza

La storia di un 67enne siciliano, Giuseppe Schillaci, che da quando riceve i 780 euro del Reddito di cittadinanza è tornato a una vita normale, potendosi permettere cibo, cure mediche e anche un tetto sulla testa dicendo addio alla vita da clochard a cui era ridotto da 18 anni.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Da quando era stato costretto a vivere in strada per le difficoltà della vita, per le autorità risultava "disperso", svanito nel nulla mentre lui era costretto a chiede l'elemosina e a sperare nel buon cuore di qualcuno per avere qualcosa da mangiare ogni giorno. Per lui tutto è cambiato quando lo hanno informato che poteva avere diritto al reddito di cittadinanza, un assegno mensile che da allora gli ha cambiato completamente la vita.

È la storia di un 67enne siciliano, Giuseppe Schillaci, che da quando riceve i 780 euro del Reddito di cittadinanza è tornato a una vita normale, potendosi premettere cibo, cure mediche e anche un tetto sulla testa dicendo addio alla vita da clochard a cui era ridotto da 18 anni.

"Se tolgono il reddito di cittadinanza sarà guerra civile. Vogliono punire la povera gente che non ha nulla. Che trova soltanto lavori in nero o che magari rischia di mettersi su brutte strade per campare la famiglia" ha dichiarato Giuseppe a Repubblica Palermo che ha raccontato la sua storia.

Come ricostruisce il quotidiano, tutto è cambiato due anni fa grazie all'Arci quando, in piena pandemia covid viene lanciato un progetto proprio per i senzatetto di tutta Italia che ha coinvolto 12 Regioni italiane e 13 città, tra cui appunto Palermo.

Il progetto ‘Nessuno in Strada – Circoli rifugio’, realizzato da Arci e finanziato con i fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, aveva l'obiettivo di costituire in ogni territorio coinvolto almeno un circolo rifugio responsabile dell’accoglienza di 4/6 persone.

In quel momento i volontari hanno fatto la conoscenza di Giuseppe e, di fronte alla sua storia, lo hanno accompagnato nell'iter per richiedere il Reddito di cittadinanza, facendo poi anche da garante per trovargli una casa.

"Se Giuseppe avesse continuato a vivere in strada e non avesse ottenuto il Reddito di certo avrebbe gravato in qualche modo sullo Stato, magari con lunghi periodi di ospedalizzazione e cure mediche. Invece, adesso, con questo piccolo sostegno può badare a se stesso e ha una salute migliore" spiegano dall'Arci, aggiungendo: "Il Reddito a una persona come Giuseppe ha permesso davvero di ricominciare a vivere".

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