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Peschereccio con 500 persone a bordo raggiunto dalla Guardia costiera: nessuna nave Ong in missione

Un peschereccio in difficoltà, partito dalla Libia, è stato raggiunto dalla Guardia costiera italiana: a bordo ci sono 500 migranti. Ieri 7 persone sono state salvate da un mercantile, 4 cadaveri rinvenuti in mare.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un motopeschereccio in distress, partito dalla Libia con 500 persone a bordo, è stato raggiunto dalla Guardia costiera italiana. I mezzi di soccorso hanno mollato gli ormeggi da Pozzallo, nel Ragusano, a una settantina di miglia nautiche dalle coste siciliane a Sud, Sud-Est. Altri mezzi sono stati inviati sul posto. Le condiziono meteo sono sfavorevoli: il mare è in tempesta, e sul versante ibleo ci sono violenti temporali.

In questo momento non ci sono navi delle Ong attive nel Mediterraneo. Nonostante questo, nelle ultime settimane sono arrivati nelle coste italiane più di 15mila migranti. Una cifra che ancora una volta smentisce la narrazione del governo Meloni, secondo cui le partenze dei migranti sarebbero incentivate proprio dalla presenza di navi umanitarie nel Mediterraneo.

Ieri sera 6 uomini e una donna sono stati recuperati a bordo del mercantile "Christina B", mentre 4 corpi sono stati individuati in mare privi di vita, mentre 2 persone risultano ancora disperse. È il bilancio di un intervento di soccorso avvenuto in area di responsabilità SAR algerina, dove era stato segnalato ieri un barchino in difficoltà a causa delle avverse condizioni meteo.

Le autorità algerine, che hanno assunto il coordinamento dell'evento SAR, hanno inviato sul posto un mercantile in assistenza all'unita in difficoltà, ma i migranti, appena avvistato il mercantile, si sono gettati in acqua. Le autorità algerine, visto il tratto di mare in cui è avvenuto l'evento – 15 miglia dall'area SAR italiana e 107 miglia dalle coste algerine – hanno quindi richiesto la collaborazione della Guardia Costiera italiana: la centrale operativa della Guardia Costiera di Roma è dunque intervenuta coordinando l'intervento sul posto di mezzi navali ed aerei per soccorrere i migranti.

Lo scorso 8 novembre la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere ha fatto sbarcare tutti i naufraghi, dopo un lungo braccio di ferro con il governo, ed è arrivata due giorni dopo ad Augusta, per fare i necessari rifornimenti ed effettuare un cambio equipaggio. Al momento, fa sapere Msf, la nave si trova al largo della costa catanese, e sono in corso esercitazioni. A breve la nave sarà pronta a salpare verso il Mediterraneo centrale per la sua ventesima rotazione.

La nave Ocean Viking, al centro della contesa tra Italia e Francia, si trova invece a Marsiglia per uno stop di manutenzione programmato. Dall'organizzazione Sos Mediterranee fanno sapere che l'imbarcazione ripartirà tra qualche settimana. Anche Sea Watch in questo momento è ferma e non ha ancora fissato una data per la nuova missione. La nave Sea Watch 3 è attualmente sottoposta a fermo amministrativo a Reggio Calabria. Mentre ad Amburgo, lo scorso 3 novembre, è stata varata anche la Sea Watch 5, la nuova nave da soccorso che appartiene alla coalizione United4rescue – guidata dalla Chiesa evangelica in Germania (Ekd) e che è stata affidata a Sea Watch – che da poco ha beneficiato di un finanziamento di 2 milioni di euro da parte della maggioranza che sostiene il governo Scholz.

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