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Orrore in India, 12enne in condizioni critiche dopo stupro di gruppo: gli aggressori sono minorenni

Un ragazzo di 12 anni sarebbe stato violentato a Delhi da tre minorenni, tra cui un parente, e poi picchiato brutalmente con dei mattoni. La denuncia della famiglia: “Potrebbe non farcela”.
A cura di Ida Artiaco
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Un bambino di 12 anni versa in condizioni critiche dopo essere stato vittima di uno stupro di gruppo in India.

Stando a quanto riferisce la Cnn, che cita una denuncia presentata dalla famiglia del ragazzo alla Commissione per le donne di Delhi (DCW), tra gli aggressori, in tutto tre e tutti minorenni, ci sarebbe anche un parente della vittima, come ha confermato il vice commissario della polizia Sanjay Sain.

La presunta aggressione sarebbe avvenuta nel quartiere nord-orientale di Seelampur il 18 settembre scorso, ma non è stata denunciata fino al 22 settembre, secondo le dichiarazioni della polizia e della DCW, autorità nominata per indagare su questioni riguardanti la sicurezza e l'incolumità delle donne ai sensi della legge di Delhi.

Indagini sono in corso, mentre due degli accusati sono stati arrestati, ha detto Sain in una dichiarazione video.

"I tre accusati provengono dalla stessa comunità, erano vicini di casa", ha detto il vice commissario, aggiungendo che uno degli uomini era imparentato con la vittima.

Non solo. Oltre ad essere stato violentato, il ragazzo sarebbe stato aggredito con una asta e picchiato brutalmente con dei mattoni, come hanno denunciato i genitori.

"Il ragazzo non è in buone condizioni e potrebbe non farcela", ha detto al telefono con il presidente della DCW Swati Maliwal a Galileus Web quando gli è stato chiesto delle sue condizioni attuali.

Non è questa la prima volta che in India si verificano aggressioni del genere. Anzi, le proteste contro l'elevata incidenza di aggressioni sessuali, in genere contro donne e ragazze, sono diventate all'ordine del giorno negli ultimi anni.

Tra gli episodi da ricordare, lo stupro di gruppo e l'omicidio della studentessa di medicina Nirbhaya – uno pseudonimo dato alla vittima, che significa "senza paura" – nel 2012 sempre a Delhi che ha spinto milioni di donne a chiedere pene più severe per i colpevoli.

Nirbhaya ha subito ferite orribili dopo essere stata violentata e aggredita con sbarre di ferro, secondo i documenti del tribunale. È morta due settimane dopo l'attacco in un ospedale di Singapore.

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