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Covid 19

Arriva il green pass, a cosa serve: tutto quello che si potrà fare con la certificazione verde

Che sia la certificazione verde italiana o il green pass europeo, l’attestato di avvenuta vaccinazione, di guarigione dal Covid o di esito negativo del tampone nelle ultime 48 ore garantirà non solo maggiore libertà di movimento (tra Regioni e tra Stati), ma anche la possibilità di accedere a eventi, concerti, spettacoli e stadi. Vediamo tutto ciò a cui potrebbe servire il green pass.
A cura di Stefano Rizzuti
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Da una parte la certificazione verde italiana, dall’altra il green pass europeo. La prima utilizzabile già da metà maggio, il secondo probabilmente dalla metà di giugno. In entrambi i casi si tratterà di un certificato che consentirà maggiore libertà di movimento non solo nel proprio Paese, ma anche al di fuori, oltre a garantire l’accesso ad alcuni eventi. In Italia il green pass è stato istituito attraverso il decreto riaperture, entrato in vigore dal 26 aprile. Non esiste, al momento, una vera certificazione verde in Italia, ma solamente la possibilità di utilizzare un’attestazione rilasciata dalle autorità sanitarie competenti: il green pass vale per chi è stato vaccinato (con immunizzazione completa), chi ha eseguito un tampone con esito negativo nelle ultime 48 ore o chi è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi.

Il green pass in Italia e la quarantena per gli arrivi dall'estero

La certificazione verde vera e propria sarà disponibile in Italia nella seconda metà di maggio, come annunciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Proprio il 15 maggio scade l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che prevede la quarantena di cinque giorni per chi entra in Italia provenendo da Paesi Ue (limite che sale a 10 giorni per gli arrivi extra-Ue). Con la certificazione verde chi arriva in Italia potrà circolare liberamente, attestando con il green pass l’avvenuta vaccinazione, il tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore o la guarigione da Covid da non più di sei mesi. Di fatto anche per chi rientra o arriva dall’estero saranno validi gli stessi principi degli spostamenti tra Regioni.

A cosa serve la certificazione: eventi, spettacoli e spostamenti

L’ordinanza di Speranza non dovrebbe essere rinnovata, almeno non in questa forma. Probabilmente decadranno le limitazioni dall’Ue e potrebbe cambiare qualcosa per gli altri Paesi, favorendo gli spostamenti di chi arriva da stati in cui le vaccinazioni sono a buon punto, come Usa e Israele. Chi arriva in Italia con il green pass potrà quindi circolare liberamente. Ma la certificazione sarà fondamentale anche per altro, al di là degli spostamenti tra Regioni o dei viaggi tra diversi Paesi. Servirà, infatti, per partecipare ad alcuni eventi sportivi o ad alcuni spettacoli (come i concerti), soprattutto quelli in cui saranno presenti molti spettatori o non sarà garantito il distanziamento. Il pass europeo, atteso per metà giugno, dovrebbe seguire le stesse regole di quello italiano, ma nel frattempo l’Italia dovrebbe garantire a chi viene dall’estero di potersi muovere liberamente seguendo le stesse regole e con le stesse attestazioni che valgono anche per chi si trova già nel nostro Paese.

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