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L’Unhcr chiede di non penalizzare in alcun modo le Ong che salvano i migranti in mare

La visita in Italia dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati si è conclusa con una lunga conferenza stampa. Filippo Grandi ha sottolineato l’importanza delle Ong nel Mediterraneo per i salvataggi in mare, condannando ogni tentativo di ostacolarle, e sulla Libia ha spiegato – ancora una volta – che i centri di detenzione vanno chiusi e che non hanno “nessun fondamento legale”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Unhcr ringrazia l'Italia, ma mette i puntini sulle i: non si criminalizzano le Ong e l'operato della Libia preoccupa. A parlare è l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, che in questi giorni ha fatto visita all'Italia, incontrando i vertici del nostro governo. Durante la conferenza stampa finale, tenuta questa mattina, Grandi ha toccato diversi temi, facendo chiarezza sul punto di vista dell'Onu: "Sono completamente in disaccordo con qualunque tentativo di penalizzare le ong per quello che stanno facendo, che è un lavoro prezioso e vitale", ha spiegato parlando dei salvataggi nel Mediterraneo. "E diciamolo nuovamente, sento parlare ancora di questa equazione che i salvataggi in mare aumentano le traversate, ma non c'è nessuna correlazione statistica fra questi due aspetti del fenomeno". Il Commissario ha anche annunciato che sicuramente con la bella stagione in arrivo aumenteranno di nuovo le traversate dalla Libia che per per questo "i salvataggi in mare restano cruciali e vitali". Quello dei flussi migratori, però, è un problema europeo, dei Paesi che non fanno alcuno sforzo collettivo: "Le Ong riempiono un vuoto importantissimo". Perciò "non devono esserci richieste eccessive che impediscano questo sforzo essenziale delle Ong per salvare le persone".

Grandi ha toccato anche il tema della visita in Libia di Mario Draghi, ma soprattutto della frase con cui ha voluto ringraziare il Paese per i salvataggi in mare e della polemica che ha suscitato. "Ci preoccupano i recuperi in Libia, perché le persone sbarcate entrano poi nel circolo vizioso di detenzioni, abusi e nuovi tentativi di traversata senza nessun senso di umanità, senza nessun senso di giustizia", ha spiegato Grandi. Per questo motivo bisogna "continuare a operare perché i centri di detenzione siano progressivamente chiusi". Sono anni che "ci battiamo perché la detenzione di rifugiati e migranti sia progressivamente eliminata, perché non ha nessun fondamento legale". In questo senso, però il Commissario ha spiegato di aver ricevuto conferme dal governo italiano sul fatto che riprenderanno le evacuazioni dei migranti e rifugiati vulnerabili dalla Libia. Al Paese nordafricano, in uscita da una lunga e sanguinosa guerra civile, l'Unhcr guarda con "aspettative un poco più positive".

L'Alto Commissario per i Rifugiati ha ringraziato Mattarella, Draghi e lo Stato italiano perché l'Italia ha mantenuto "l'accesso al territorio per i richiedenti asilo". E ha ricordato che la risposta alla questione dei migranti può essere solo "europea". Nell'Unione "ci deve essere solidarietà e bisogna trovare un compromesso – ha spiegato Grandi – perché senza una forma di accordo sulla gestione degli arrivi siamo agli sbarchi negoziati singolarmente, siamo ai drammi politici e umani che questi negoziati vanno a causare". E tornando ai flussi, il Commissario ha aggiunto che la pressione non arriva solo dal Mediterraneo, ma anche dalla rotta balcanica che "sta riprendendo", anche se "i numeri restano inferiori rispetto agli arrivi via mare, ma stanno aumentando e vanno gestiti". Soprattutto per ciò che riguarda il Nord-Est dell'Italia, dove va organizzata "un'accoglienza migliore per evitare la crescita di tensioni sociali".

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