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Perché la dichiarazione di Salvini sui 4 milioni di proprietari che non incassano l’affitto è falsa

Qualche giorno fa il leader della Lega ha scritto su Twitter che ci sono 4 milioni di piccoli proprietari immobiliari che non incassano l’affitto da mesi. L’attivista di Potere al Popolo, Giuliano Granato, spiega che i numeri sono assolutamente falsi: “I proprietari di abitazioni in locazione sono 4,3 milioni, se fosse vero significherebbe che nessun inquilino paga l’affitto”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Salvini si schiera accanto ai proprietari, chiedendo di sbloccare gli sfratti e di tutelare chi ha degli immobili. La questione degli sfratti, del mancato pagamento degli affitti e in generale della tutela dei proprietari è uno degli argomenti che il leader della Lega tira fuori durante le sue dichiarazioni alla stampa, ma non uno dei più frequenti. Ci è tornato su Twitter pochi giorni fa, scrivendo che "è necessario e urgente onorare e ripristinare la proprietà privata restituendo i diritti a 4 milioni di piccoli proprietari immobiliari, che non incassano affitti da tempo e sulle proprie case pagano pure le tasse". Qualcosa, però, in questo tweet non torna. A spiegare cosa ci ha pensato l'attivista napoletano di Potere al Popolo (e candidato presidente alle ultime regionali in Campania), Giuliano Granato.

Secondo Granato il conto fatto dal segretario della Lega è completamente falso. "Salvini dà i numeri – scrive l'attivista su Facebook – I proprietari di abitazioni in locazione sono 4,3 milioni". Quindi, ragiona Granato, se fosse vero il dato twittato dal leader del Carroccio "significherebbe che nessun inquilino paga l'affitto". Poi "c’è proprietario e proprietario, c'è quello povero e c'è quello con oltre 1 milione di mq di residenziale", sottolinea l'ex candidato alla presidenza campana. E spiega che gran parte degli affitti viene percepita da grandi imprese, e non piccoli proprietari. Ma "Salvini però si guarda bene dal fare una proposta che possa colpire questi grandi patrimoni immobiliari, lui la guerra la deve fare contro il popolo, mica contro i ricchi", attacca Granato.

Poi c'è un altro capitolo, che va dedicato a tutti quegli affittuari che rischiano di trovarsi per strada se venisse rimosso il blocco degli sfratti (come chiede Salvini). Per ora la scadenza è stata posticipata al 30 giugno 2021, che rischia di essere un momento difficilissimo per molte famiglie (visto che scadrà anche il blocco dei licenziamenti). "Ma anche questo Salvini non lo dice", insiste Granato. Anche perché gli inquilini in affitto sono più giovani e hanno un reddito più basso dei proprietari: "Salvini, quindi, si schiera contro i soggetti più fragili e contro i giovani".

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