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Torino, Riccardo muore a 10 anni dopo esperimento scientifico: in un video scoppio che l’ha ucciso

La procura di Torino indaga sulla morte di Riccardo Celoria, il bambino di 10 anni deceduto in seguito alle ustioni riportate mentre conduceva un esperimento scientifico nella sua casa di Collegno: gli inquirenti stanno valutando le immagini riprese da un telefono, in cui si vedrebbe lo scoppio che precede la fiammata che lo ha ustionato.
A cura di Stefano Rizzuti
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Ci sarebbero delle immagini dell’incidente che ha ucciso Riccardo Celoria, il bambino di soli 10 anni morto in seguito alle ustioni riportate mentre conduceva un esperimento nella sua casa di Collegno, nel torinese. Il piccolo è morto un mese dopo l’incidente, avvenuto a fine maggio, e ora gli inquirenti stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto durante quell’esperimento di scienze. Per farlo vogliono analizzare anche i file all’interno del telefono cellulare che avrebbe ripreso le immagini di quel momento. Secondo quanto emerso, sembrerebbe che nelle immagini si possa vedere lo scoppio che precede la fiammata che ha investito in pieno e ustionato e ucciso il piccolo studente.

Ustionato nell'esperimento, il decesso dopo un mese

Riccardo era rimasto gravemente ustionato dopo aver condotto questo esperimento in casa ed era poi deceduto in ospedale. L’esperimento risale al 29 maggio, ormai più di un mese fa. Il bambino è deceduto nelle scorse ore. Riccardo aveva riportato ustioni su circa il 60% del suo corpo, in seguito all’esperimento che aveva condotto mescolando bicarbonato, sabbia, zucchero e alcol.

La madre di Riccardo indagata: è atto dovuto

Ora la procura di Torino, con la pm Laura Longo, ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, la madre di Riccardo. Inizialmente l’accusa nei suoi confronti era di lesioni colpose, che si è poi trasformata in omicidio colposo. La procura, inoltre, ha incaricato i carabinieri di Collegno di ascoltare alcune persone informate sui fatti. Tra di loro ci sarebbero anche l’insegnante dei bambini e i genitori di alcuni compagni di classe di Riccardo. Il bambino frequentava la quinta elementare a Collegno. Ciò che stanno cercando di scoprire gli inquirenti è se l’esperimento, denominato ‘Serpente del faraone’, sia stato assegnato al ragazzo dalla scuola o se abbia deciso lui autonomamente di condurlo seguendo un tutorial su internet.

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