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Le scuole resteranno chiuse anche dopo il 3 aprile

“La sospensione delle attività didattiche proseguirà, al momento non c’è prospettiva di tornare a scuola”: con queste parole Giuseppe Conte ha confermato la sospensione delle attività scolastiche oltre la scadenza inizialmente prevista del 3 aprile, confermando così le dichiarazioni della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Che in una lettera aperta alla comunità scolastica aveva affermato: “Sicuramente ci sarà una proroga: l’obiettivo è garantire che gli studenti ritornino a scuola quando sarà stra-certo e stra-sicuro che possono tornare: la salute è prioritaria”.
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A cura di Annalisa Girardi
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Giuseppe Conte ha confermato che le scuole non riapriranno il 3 aprile. "Già dall'inizio della settimana ci metteremo a lavoro con il comitato tecnico scientifico. Ma è chiaro che la sospensione delle attività didattiche proseguirà, non c'è prospettiva di tornare a scuola", ha detto il presidente del Consiglio in una conferenza stampa dove sono state annunciate misure di sostegno economico diretto per i cittadini in grave difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus. Non è ancora chiaro – Conte afferma che si deciderà a inizio della prossima settimana – quando potranno riprendere le attività produttive. Ma sulle scuole ormai è ufficiale: il 3 aprile non si torna in aula.

Sulla questione oggi è intervenuta anche la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, che ha inviato una lettera aperta a insegnanti, studenti e a tutta la comunità scolastica. "Sicuramente ci sarà una proroga: si andrà oltre la data del 3 aprile, l'obiettivo è garantire che gli studenti ritornino a scuola quando sarà stra-certo e stra-sicuro che possono tornare: la salute è prioritaria", ha scritto Azzolina, smentendo allo stesso tempo le voci che parlano di una didattica nei mesi estivi. "Significherebbe dire che il personale della scuola non sta lavorando e non è così. Se la didattica a distanza funziona, come sta funzionando, non c'è alcun motivo per andare a luglio o agosto: le strutture scolastiche non sono idonee, tra l'altro. Se ci sarà necessità lo si farà in un secondo momento. Scenari che vanno troppo oltre sono irresponsabili, bisogna guardare quelli del momento e poi assumere le decisioni", ha aggiunto.

La ministra ieri aveva anche cercato di fare chiarezza sui dubbi dei maturandi, che quest'estate dovranno affrontare gli esami di maturità: intervenendo in Senato Azzolina aveva annunciato che le commissioni d'esame saranno probabilmente composte solo da membri interni. Solo il presidente di commissione potrebbe essere un professore esterno, aveva precisato affermando che ulteriori notizie sarebbero arrivate nei giorni a seguire. "Sono orgogliosa di come tutto il mondo della scuola italiana, i suoi docenti, i suoi alunni e tutto il personale, abbia reagito ad un evento di questa portata. Sono orgogliosa di tutti voi e vi ringrazio per aver accompagnato ogni decisione, ogni cambiamento, per quanto repentino, con professionalità e umanità", ha concluso Azzolina nella lettera aperta.

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