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151 nuove opere per i musei italiani: il Ministero della Cultura acquista Courbet e Carrà

Un’importantissima operazione che in due anni ha restituito ai musei italiani oltre cento capolavori, quella del Ministero dei Beni e delle attività culturali. Fra le opere acquisite, un quadro di Gustav Courbet.
A cura di Federica D'Alfonso
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Gustave Coubert, "La vague" (1871), ora alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Gustave Coubert, "La vague" (1871), ora alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

L’Allegoria del Lavoro di Carlo Carrà, La parabola dell’invitato a nozze di Bernardo Strozzi e una collezione etnografica di 100 pezzi: queste sono solo alcune delle opere d’arte che il Mibact ha acquisito negli ultimi due anni, restituendole ai musei statali e ai cittadini. La stima del ministero è chiara: 4 milioni di euro spesi tra il 2016 e il 2017 per far sì che capolavori come "La Vague" di Gustave Courbet non abbandonassero i musei italiani in favore di istituzioni straniere o private.

Delle acquisizioni si è occupata la Direzione Generale di archeologia, belle arti e paesaggio su segnalazione degli uffici di esportazione e delle soprintendenze, garantendo al Paese di trattenere, in soli due anni, ben 151 opere che altrimenti sarebbero finite altrove, o all'estero o nelle collezioni di qualche privato.

Felice Giani, "Strage degli Innocenti", ora a Palazzo Milzetti, Museo Nazionale dell’Età Neoclassica in Romagna.
Felice Giani, "Strage degli Innocenti", ora a Palazzo Milzetti, Museo Nazionale dell’Età Neoclassica in Romagna.

Il ministro Dario Franceschini, in una nota diffusa sul sito ufficiale dei Beni culturali, ha parlato di una “preziosa azione di tutela” che ha reso possibile arricchire le collezioni dei musei e restituire le opere d’arte “ai cittadini”. Le operazioni di acquisto hanno riguardato non solo quadri e sculture, ma anche fotografie d’epoca e disegni, oltre che una importante collezione etnografica di cento oggetti in legno e terracotta, ora di proprietà del Museo L. Pigorini di Roma.

151 capolavori, da Courbet a Strozzi

Antonio Carracci,Santa Prassede (inizio sec. XVII), Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Antonio Carracci,Santa Prassede (inizio sec. XVII), Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Una delle opere più importanti della lista diramata dal Mibact è senz’altro uno splendido paesaggio marino del pittore francese Gustave Courbet, che è andato ad arricchire la collezione della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma: si tratta di “La Vague”, un olio su tela dipinto nel 1871 e fin’ora di proprietà di un privato. Sempre nella capitale, ma alla Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini, giungono un dipinto di Antonio Mercurio Amorosi del XVII secolo e il Ritratto di Abbondio Rezzonico di Pompeo Batoni.

L’Archivio di Stato di Milano ha conquistato, grazie alle acquisizioni del Mibact, una rarissima fotografia originale raffigurante Puccini, Mascagni e Franchetti risalente al 1893 e proveniente dalla Libreria Antiquaria Pregliasco di Torino. Alla Pinacoteca di Brera, invece, arrivano il “Ritratto di Norreys Bertie” di Rosalba Carriera e l’Allegoria del Lavoro di Carlo Carrà, proveniente da una società milanese in liquidazione.

Van Deyen Guilliam, Ritratto di gentildonna con collana di perle, ora a Palazzo Spinola, Genova.
Van Deyen Guilliam, Ritratto di gentildonna con collana di perle, ora a Palazzo Spinola, Genova.

Le altre acquisizioni hanno riguardato Venezia, dove giunge un Nudo Femminile di Marino Marini, un Autoritratto di Pietro Bellotti e la splendida “Parabola dell’invitato a nozze” di Bernardo Strozzi, ora esposto alle Gallerie dell’Accademia. La Galleria Nazionale della Liguria di Genova acquisisce invece il “Ritratto di gentildonna con collana di perle” di Van Deyen Guilliam, oltre ad altri due capolavori di Bernardo Strozzi e Antonio Carracci. La lista completa, che comprende anche una curiosa scultura in carta (ora esposta ai Musei Reali di Torino) e un tessuto in seta del XVIII secolo è disponibile sul sito ufficiale del Mibact.

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