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Zimbabwe, cacciatore uccide l’elefante più grande del Paese sborsando 60mila dollari

Dopo il caso del leone Cecil, nel Paese africano un nuovo episodio che vede protagonista un occidentale solleva le proteste degli animalisti.
A cura di Antonio Palma
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Dopo il caso del Leone Cecil che ha suscitato indignazione in tutto il mondo, cacciatori di nuovo all'opera in Zimbabwe dove questa volta ad essere ucciso è stato uno dei più grandi elefanti mai visti nel Paese. Come ha riferito il giornale inglese Telegraph, infatti, era un elefante maschio di più di 50 anni, "l'esemplare più grosso che si vedeva da oltre 30 anni". A premere il grilletto anche questa volta un occidentale: un uomo tedesco che avrebbe pagato l'equivalente di 60mila dollari per poter uccidere il grosso animale. L’uomo infatti si è affidato ad un esperto del posto che fa da guida ai cacciatori stranieri. I due hanno viaggiato per circa venti giorni in un’area riservata alla caccia privata vicino al Parco Nazionale Gonarezhou, nel sud del Paese africano, fino quando non hanno trovato la presa adatta.

Nello scatto, realizzato subito dopo l'abbattimento dell'elefante si vedono proprio i due che si congratulano a vicenda per il risultato. L'immagine ha sollevato una nuova ondata di protesta soprattutto tra Ambientalisti e operatori locali che hanno espresso la loro indignazione soprattutto per l'età dell'animale. Secondo le autorità locali infatti un esemplare del genere non si vedeva da decenni e non era del luogo. Probabilmente era arrivato nel Paese attraversando il parco sudafricano Kruger che non ha confini con quello di Gonarezhou. "Possiamo e dobbiamo preservare questi grossi mammiferi che sicuramente valgono più da vivi che da morti", hanno commentato gli operatori turistici locali.

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