Yara, le indagini su 2mila furgoni per arrivare a quello di Bossetti

Per gli inquirenti e i reparti scientifici dei carabinieri non c'è nessun dubbio: l'Iveco Daily bianco ripreso dai video delle tre telecamere nei minuti immediatamente precedenti alla scomparsa di Yara Gambirasio davanti alla palestra frequentata dalla ragazzina è quello di Massimo Bossetti. Le certezze dei militari dell'arma sono arrivate dopo un'attenta e lunga analisi delle immagini riprese dalle telecamere che sono state poi confrontate con le foto di migliaia di furgoni dello stesso tipo. Come spiegano i carabinieri, infatti, i filmati erano stati acquisiti nella primissima fase dell'indagine sulla morte di Yara dagli investigatori del Ros in collaborazione con i colleghi del Comando provinciale di Bergamo e dopo il fermo del muratore erano stati riesaminati alla ricerca dei mezzi in uso all'indagato. Una volta individuato nei video un furgone compatibile con quello di Bossetti, si è reso necessario quindi "verificare l'ipotesi che il veicolo visibile nei frame dei vari filmati corrispondesse a quello dell'indagato e la reale diffusione del modello di veicolo in analisi con particolare riferimento all'area d'interesse"

Le indagini sul furgone di Bossetti

Inizialmente, anche grazie all'aiuto degli ingegneri Iveco che si sono occupati della realizzazione del veicolo, erano stati individuati circa 2mila furgoncini dello stesso modello. Successivamente, grazie alla rete capillare dei comandi dell'Arma, gli Iveco Daily individuati sono stati fotografati uno ad uno e via via esclusi in quanto "palesemente incompatibili" con il modello di riferimento. Alla fine con la collaborazione anche dei Ris di Parma che hanno ottimizzato e analizzato le fonti video, il campo si è ristretto a soli 5 furgoni. Così i titolari di questi cinque furgoni sono stati ascoltati dagli inquirenti e grazie agli accertamenti sui loro spostamenti in quel giorno si è escluso che potessero trovarsi a Brembate la sera del 26 novembre del 2010.