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Yara: l’autopsia sul corpo non rivela segni di violenza sessuale

Secondo le prime indiscrezioni riguardanti l’esame autoptico sul corpicino di Yara Gambirasio, pare che la 13enne non abbia subito violenze di natura sessuale.
A cura di danila mancini
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il punto dove è stato ritrovato il corpo di Yara Gambirasio

Dopo tre lunghissimi mesi, si sono concluse le ricerche di Yara Gambirasio: sabato scorso il suo corpo è stato ritrovato a Chignolo dell'Isola, in un campo incolto, abbandonato tra l'erba alta. Il rinvenimento è stato segnalato alle forze dell'ordine da Ilario Scotti, impiegato 48enne e originario di Bonate Sotto:

Pensavo di trascorrere un tranquillo pomeriggio di distensione dedicandomi al mio passatempo preferito e invece ho trovato qualcosa che nessuno avrebbe mai voluto trovare. Fatico a esprimere a parole quello che ho visto. Ora sto male, sono molto scosso. Quell’ immagine ce l’ho stampata negli occhi.

Mentre stava recuperando il suo aeromodello telecomandato, proprio nel prato di Chignolo, ha notato ad un metro e mezzo di distanza "un mucchietto di stracci buttati lì da qualcuno", per poi rendersi conto che in realtà era il corpicino di una persona, non immediatamente identificato. Intorno alle 17 di sabato è stata diffusa la notizia che che ha distrutto le speranze di tutti: Yara è stata ritrovata morta.

Sul posto, oltre che le forze dell'ordine, sono giunti anche i medici legali, che, ad una prima analisi, non hanno riscontrato segni di violenza sessuale. Questa notizia, a tre giorni di distanza, pare oggi essere confermata da ultime indiscrezioni diffuse da fonti qualificate. Si fa riferimento ai primi risultati dell'esame autoptico, eseguito nell'Istituto di Medicina Legale a Milano. Ma la certezza assoluta che Yara non abbia subito violenze di natura sessuale, potrà essere confermata solo dagli esiti degli esami, che verranno ufficializzati nei prossimi giorni.

Quello che si sa è che sul corpo di Yara si contano almeno sei ferite compatibili con un'arma da taglio: una sul collo, una sul polso e quattro sulla schiena. Ma anche altre sarebbero state individuate, in particolare sulle braccia, quasi a confermare l'ipotesi che sia difesa con tutte le sue forze da un aggressore. L'esame autoptico, e la parte più importante si è conclusa proprio questa notte, proseguirà nei prossimi giorni, per indagare su vari reperti isolati. Attualmente sono a lavoro un tossicologo e un genetista: l'obiettivo è quello di ottenere indizi utili per dare una svolta alle indagini. In seguito si farà l'esame del DNA a dieci sospetti, per poi comparare i risultati con possibili indizi ottenuti dall'esame autoptico.

E intanto, mentre prosegue l'autopsia, c'è chi ha voluto esprimere il proprio affetto a Yara e alla sua famiglia con mazzi di fiori e bigliettini, lasciati all'esterno dell'Istituto di Medicina legale: "Sei un angelo volato in cielo", piccola Yara.

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