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Yara, la sorella del padre naturale di Bossetti: “Non so se è colpevole, ma c’è il dna”

Le parole di Vittoria Guerinoni, la sorella dell’autista di Gorno considerato il padre naturale di Massimo Giuseppe Bossetti, l’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio della piccola Yara Gambirasio.
A cura di Susanna Picone
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“Massimo Bossetti avrebbe dovuto essere più sincero e parlare fin dall’inizio, non stare zitto in carcere per tanto tempo”: è questo il pensiero di Vittoria Guerinoni, la sorella di Giuseppe, l’autista di Gorno che per la scienza è il vero padre del muratore di Mapello. Bossetti, com’è noto, a due anni dal suo arresto è stato condannato al termine del processo di primo grado, all’ergastolo. Secondo i giudici è stato lui, che però ha sempre sostenuto di essere innocente, a uccidere la giovane Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 da Brembate Sopra e ritrovata senza vita esattamente tre mesi dopo. La signora Vittoria è stata raggiunta a Gorno, il paese di Giuseppe Guerininoni, dalle telecamere di Più Valli Tv e ha commentato l’intera vicenda Yara Gambirasio e in particolare la paternità di suo fratello. “Tutti possono sbagliare andando con un’altra donna – le parole della sorella del padre di Bossetti – . Mio fratello è stato sfortunato e basta così. Ora bisogna approfondire e capire se è stato davvero lui”.

“La madre di Bossetti? Doveva comportarsi diversamente” – La donna ha criticato il comportamento di Ester Arzuffi, madre di Bossetti, la quale ha sempre detto che suo marito (che intanto è morto lo scorso dicembre) era il padre dei suoi figli, negando quindi una relazione con Guerinoni. “Non mi interessa la sua vita, ma avrebbe potuto essere più sincera. Bossetti l’ha saputo solo quando era in prigione. Poi gli sbagli li fanno tutti. Ma meglio dire la verità”, ha spiegato la signora Vittoria facendo riferimento alla madre del presunto assassino di Yara. Alla domanda sulla colpevolezza del muratore di Mapello la signora Vittoria Guerinoni ha detto di non poterlo sapere: “Non lo so, il dna c’è. E non si può dire che sia volato lì. Lui doveva essere sincero fin dall’inizio e dire come è andata. Il dna c’è, ora la vicenda farà il suo corso”.

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