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Yara: la madre di Bossetti spiega “l’origine” del Dna di Guerinoni: “Mai stata con lui”

“La scienza non sbaglia ma io non sono stata con Giuseppe Guerinoni. Si è trattato di una fecondazione assistita a mia insaputa”. Così Ester Arzuffi, madre offre una nuova versione per spiegare il dna di Guerinoni, che ha permesso agli inquirenti di inchiodare Ignoto 1, e cioè il figlio Massimo Bossetti.
A cura di Biagio Chiariello
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Il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio torna d’attualità con le dichiarazioni di Ester Arzuffi, la madre dell’uomo accusato di aver rapito e ucciso la ragazzina di Brembate di Sopra, Massimo Giuseppe Bossetti.  In  un'intervista per il programma di La7 Bianco e nero, la donna ha offerto una nuova versione per spiegare il dna di Giuseppe Guerinoni.  Pur consapevole che “la scienza non sbaglia” e di fatto ha inchiodato il figlio al perimetro della figura di "Ignoto 1", la Arzuffi provato a dare una risposta a quel DNA che riconduce Bossetti a Guerinoni: “Io non sono stata con lui – ha detto nel corso di una trasmissione televisiva -. Per me c'è una fecondazione assistita praticata da un ginecologo da cui andavo, ma né a me né a mio marito nessuno ha detto niente".

La madre di Massimo Bossetti ha quindi dichiarato che il suo ginecologo potrebbe aver condotto su di lei, a sua insaputa, una pma (procreazione medicalmente assistita)."Era l'unico da cui andavo, ero in mano sua". Il medico le avrebbe detto: "Diamo uno spunto in più per aiutare anche gli spermatozoi di tuo marito". Ester Arzuffi afferma di non mentire: "Giuro sulla Bibbia che non ho mai avuto rapporti con Guerinoni". Secondo la donna, potrebbe esserci stata "una cura" per portare a termine la gravidanza a cui si sarebbe dovuta sottoporre per il continuo rischio di aborto spontaneo. ”Io ero in mano sua. Non perché non rimanevo incinta, io sono rimasta incinta ma i bambini mi morivano addosso, allora lui diceva: ‘Diamo uno spunto in più per aiutare anche gli spermatozoi di tuo marito'. Ed è lì che mi hai inserito un liquido freddo, freddissimo" afferma.

Anche in precedenza Ester Arzuffi aveva negato di avere avuto rapporti con l'autista di Gorno. Nell'udienza di febbraio 2016 nella quale avrebbe dovuto testimoniare, si era avvalsa della facoltà di non rispondere "perché avevo addosso i media, avevo addosso di tutto e di più, ne ho sentite di tutti colori e quindi per rispetto di mio marito, dei miei figli e per me stessa ho preferito non rispondere". E quindi spiega: "Ci ho pensato molto e ho deciso che proprio adesso è il momento in cui io devo parlare e dire veramente tutto quello che io mi sento di dire, è la mia verità e la verità pura. Perché se io fossi stata con Guerinoni lo avrei detto. Non l'ho mai detto perché non sono mai stata".

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