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Yara, i fotogrammi che smentiscono la sorella di Bossetti: “Niente aggressioni”

Gli inquirenti non crederebbero alle aggressioni denunciate da Laura Letizia, sorella del presunto killer di Yara, per l’assenza di persone sospette nei momenti e nei luoghi indicati. Lo dimostrerebbero alcune foto mostrate a Domenica Live.
A cura di Biagio Chiariello
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Le presunte aggressioni subite da Laura Letizia, sorella gemella di Massimo Bossetti, l’uomo in carcere con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio,  sarebbero definitivamente smentite da alcune foto inedite, mostrate a Domenica Live. La donna ha raccontato di essere stata – per almeno 3 volte in pochi mesi – vittima di intimidazioni e percosse da parte di sconosciuti. Ma gli investigatori hanno già fatto sapere di non credere alle sue parole perché nelle immagini in loro possesso, quelle che la riprendono vicino casa dei genitori, a Terno d’Isola, nei momenti in cui a suo dire si consumerebbe l’aggressione da parte di due uomini sui trent’anni in moto, non vi sarebbe traccia di alcuna persona sospetta. Nel frame mostrato durante la trasmissione di Barbara d’Urso in onda sulle reti Mediaset  si vedrebbe Laura Letizia sola in strada. Nessuna moto, né altri messi, transiterebbe però in quei momenti, nessuno che le si avvicini per disturbarla,  minacciarla o arrecarle danno. Eppure la sorella del presunto assassino della 13enne di Brembate, in una telefonata alla madre Ester Arzuffi racconta il contrario: “Due con uno scooter, avranno avuto 25-30 anni … e una macchina. Due erano meridionali e uno tipo un moldavo, un croato ..”. Laura Letizia Bossetti riferisce alla madre anche la minaccia rivoltale dai presunti aggressori: “Vieni qua … che ti faccio vedere io a te a tuo fratello cosa vuol dire bimbi pedofili”.

Le aggressioni denunciate dalla sorella di Bossetti

L’ultima aggressione denunciata da Laura Letizia Bossetti risale ad esattamente un mese fa. La donna aveva denunciato che mentre scendeva a ritirare la posta due uomini l’avevano minacciata e poi picchiata fino a farla svenire. Giunta in ospedale, alla vittima erano state diagnosticate tre costole rotte e tre incrinate, un trauma cranico e lividi sul viso e sul corpo. Il tutto guaribile in trenta giorni. Ma, come detto, già in precedenza la sorella di Massimo aveva denunciato minacce, furti e aggressioni da sconosciuti. La procura però ha sempre smentito tutto.

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