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Yara Gambirasio: la svolta nelle conversazioni tra Fikri e la fidanzata?

L’operaio continua a essere nel mirino del gip che sospetta che Yara sia stata uccisa sotto i suoi occhi. Fikri non è più accusato di omicidio ma di favoreggiamento. Al telefono con la fidanzata avrebbe indicato dove la piccola era stata uccisa.
A cura di Susanna Picone
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L’operaio continua a essere nel mirino del gip che sospetta che l’omicidio di Yara sia avvenuto sotto i suoi occhi. Fikri non è più accusato di omicidio ma di favoreggiamento. Al telefono con la fidanzata avrebbe indicato dove la piccola era stata uccisa.

L’operaio marocchino Mohamed Fikri ancora non può dirsi estraneo dalla vicenda dell’omicidio di Yara Gambirasio. Qualche settimana fa, dopo che per mesi Fikri è stato l’unico indagato per la morte della piccola di Brembate, l’operaio è stato scagionato dall’accusa di omicidio ma il gip Ezia Maccora ha disposto l’apertura di una nuova indagine nei suoi confronti con l’ipotesi di favoreggiamento. Il gip sospetta, infatti, che l’omicidio di Yara sia avvenuto sotto gli occhi di Fikri, anche se direttamente non sarebbe stato lui a uccidere. L’ipotesi del coinvolgimento nel delitto dell’operaio è supportata, secondo quanto riportato il settimanale “Oggi” e Tgcom, anche da alcune intercettazioni sulle utenze telefoniche di Fikri. In particolare sotto la lente sono finite alcune conversazioni tra l’operaio e la sua fidanzata Fatiha Sabri. Una prima telefonata tra i due risale al 3 dicembre 2010, una settimana dopo la scomparsa di Yara.

Le lacrime di Fikri al telefono con la fidanzata – A un certo punto la fidanzata di Fikri gli chiese: “Ma il posto dove l’hanno uccisa è vicino al posto dove lavoravi o un po’ più lontano?” Da qui la risposta: “È vicino, vicino al cancello”. Ma il corpo di Yara Gambirasio è stato trovato solo tre mesi dopo la sua scomparsa, in quella data dunque nessuno (a parte gli assassini) avrebbe potuto sapere se la piccola era stata uccisa. E in una seconda conversazione Fikri avrebbe pianto al telefono ammettendo di non versare una lacrima da anni, da qui la risposta della fidanzata: “Oggi le tue parole non mi sono piaciute proprio, soprattutto quando mi hai chiesto di perdonarti. Mi sono detta: perché devo perdonarti…Non c’è motivo per il quale ti devo perdonare”. Da quanto si apprende presto Mohammed Fikri, la fidanzata e altre persone che con lui lavoravano nel cantiere di Mapello, saranno nuovamente interrogati.

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