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Yara, Bossetti intercettato: “Ho rifiutato patteggiamento a 16 anni, io innocente”

“Lo so che se prendo questa strada qua rischio grosso (…), rischio l’ergastolo lo so. Ma sono innocente”. Il muratore di Mapello intercettato in un colloquio in carcere col fratello”.
A cura di Biagio Chiariello
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 "La Procura vuole farmi patteggiare il meno che dà, 16 anni, Ma io sono innocente". Sono le parole di Massimo Bossetti, accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, intercettate il 23 dicembre durante un colloquio in carcere con suo fratello Fabio Bossetti e la cognata Monica Esposito. "Io siccome continuo a dire che sono innocente, e lo dirò fino alla fine, prendo quella strada qua. Lo so che rischio l'ergastolo, lo so", aggiunge il muratore di Mapello, in carcere dal giugno 2014. “Loro hanno in mano il Dna – dice Bossetti nell’intercettazione, contenuta nelle circa 60mila pagine di atti dell’inchiesta chiusa nei giorni scorsi – mi metteranno giù due strade Fabio, funziona così … io siccome continuo a dire che sono innocente, innocente e lo dirò fino alla fine, prendo quella strada qua lo so che rischio grosso, come dice Salvagni (il suo legale, ndr)”. Bossetti spiega poi in questo modo al fratello e alla cognata la proposta che gli avrebbero fatto gli inquirenti: "Capito, ‘lei ha fatto una confessione, si becca i suoi 16 anni e in sette otto anni è a casa… ‘ ma fa così fa, mi sembra giusto che io devo beccarmi una cosa cosi'? ‘Bossetti, non ha via di scampo, o si prende 30 anni, ma si ricorda che ha tre figli ed una moglie a casa'". E il fratello gli risponde: "Vedi di non farti ingolosire".

"Fatemi la perizia, mandatemi la macchina della verità"

Qualche giorno prima, parlando con la moglie Marita Comi, Bossetti rivelò invece di aver risposto alla pm che insisteva: "Mi fate la perizia psichiatrica, visto che continuate a dirmi che ho la doppia personalita?". "Gli ho detto fatemi la perizia (…) mandatemi la … macchina della verità, gli ho detto di tutto, non so più cosa dire (…) possono farmi passare per, malato, malato mentale? Perché dopo tutto, ogni volta che dico, che continuo a insistere sei interrogatori che ho fatto, cinque ore di interrogatorio, tutti che mi facevano domande (…) io non ho alterato il tono di voce, sono sempre stato nella mia posizione gli ho detto fate tutto quello che volete (…) mi proclamo ancora innocente", continua il carpentiere, che alla madre Ester Arzuffi, invece, dice: "Non dite niente a nessuno mi raccomando perchè io sto rischiando capito? occhio ai telefoni, occhio ai telefoni".

Domani, martedì 10 marzo, davanti al Tribunale del Riesame di Brescia è prevista l’udienza per discutere il ricorso della difesa di Bossetti contro il provvedimento con cui il gip di Bergamo Ezia Maccora, lo scorso 10 febbraio, ha negato per la seconda volta la scarcerazione del presunto assassino della tredicenne di Brembate di Sopra.

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