251 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Yara, a processo anche la perizia sul Dna contestata dalla difesa di Bossetti

Tutti gli atti d’indagine sul rapimento e l’omicidio di Yara Gambirasio sono stati ammessi dal gup di Bergamo nel fascicolo del processo a Massimo Bossetti. Il muratore presente in aula durante l’udienza.
A cura di Susanna Picone
251 CONDIVISIONI
Immagine

Udienza tecnica stamane a Bergamo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Il gup di Bergamo, Ciro Iacomino, ha ammesso tutti gli atti d'indagine, compresa anche la consulenza del Ris sul Dna trovato sul corpo di Yara e che corrisponde a quello dell’indagato, al fascicolo del processo a Massimo Giuseppe Bossetti. Il muratore di Mapello è l’unico sospettato del rapimento e dell’omicidio della giovane di Brembate Sopra e sarà processato a partire dal 3 luglio prossimo. Il magistrato, mentre la difesa di Bossetti chiedeva l'esclusione della consulenza del Ris in quanto la giudicava irripetibile, ha disposto che debba essere la Corte d'Assise a stabilirlo.

Bossetti presente in tribunale – Massimo Bossetti ha voluto essere presente all’udienza di questa mattina al tribunale di Bergamo. Il muratore, come in precedenti occasioni, è stato fatto entrare a bordo di un furgone cellulare della polizia penitenziaria dal retro dell'edificio. Non ha rilasciato dichiarazioni spontanee in quanto, hanno spiegato i suoi legali Claudio Salvagni e Paolo Camporini, si è appunto trattata solo di un’udienza tecnica. “Stiamo lavorando intensamente – hanno spiegato gli avvocati dell’uomo accusato di aver ucciso Yara – perché riteniamo che sia la corte d'assise a poter dissipare tutti i dubbi”.

Il Garante della privacy: "Bossetti trattato in modo incivile" – Della vicenda di Massimo Giuseppe Bossetti, che è stato arrestato per l’omicidio di Yara il 16 giugno dello scorso anno e che dall’inizio ha sostenuto la sua innocenza, ha parlato nel corso di un’intervista di Klaus Davi per “KlausCondicio” anche il Garante della privacy Antonello Soro. “Prima ancora dell'avvio del vero e proprio processo, il cittadino Bossetti è stato trattato in modo incivile e rappresentato come un mostro in prima pagina”, ha detto Soro, che ha aggiunto: “Non spetta ai giornalisti emettere la sentenza usando i ferri di campagna, come accadeva una volta, prima che un processo di civilizzazione avesse trovato una norma che esplicitamente lo vietasse”.

251 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views