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Xylella, decisione drastica dell’Ue: “Taglio degli ulivi entro i 100 metri anche se sani”

La misura solo per i nuovi focolai, per il Salento prevista una tutela particolare.
A cura di Antonio Palma
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Eradicazione non solo degli ulivi malati ma anche di tutte le piante presenti nel raggio di 100 metri, è questa la drastica decisione del Comitato Ue per la salute delle piante per il contrasto alla Xylella, il batterio considerato responsabile del disseccamento degli ulivi in Italia. Secondo la decisione ogni volta che ci si troverà di fronte al batterio si dovrà provvedere alla "rimozione e la distruzione delle piante infette, e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute". Lo stesso comitato però ha deciso per il Salento una tutela particolare: l'Italia infatti potrà dichiarare che in tutta la provincia di Lecce non sia più possibile l'eradicazione del batterio, e che di conseguenza debbano applicarsi solo misure di "contenimento", senza più l'obbligo quindi di espiantare gli alberi infetti, salvo che in una fascia di 20 chilometri a nord-ovest, a ridosso dei limiti provinciali di Brindisi e Taranto. In quest'ultima area "viene mantenuto il requisito di rimuovere sistematicamente tutte le piante infette e di testare le piante circostanti nell'arco di 100 metri". Si tratta di una sorta di "fascia cuscinetto" per impedire la diffusione del batterio verso nord.

La decisione, arrivata dopo un lungo negoziato, quindi si pone il duplice compito di evitare la diffusione del batterio killer degli ulivi e allo stesso tempo di preservare il patrimonio olivicolo e paesaggistico del Salento. Per gli stessi motivi il comitato Ue ha bloccato le importazioni di alcune piante da paesi terzi, in particolare di quelle di caffè da Honduras e Costa Rica per l'alto rischio di essere infettate dal batterio. Stop infine anche alle esportazioni e movimentazioni dalla Puglia delle circa 150 specie a rischio verso i paesi dell'Ue. La Commissione europea comunque ha già espresso nei giorni scorsi la disponibilità a valutare le richieste dell’Italia per un sostegno economico ai produttori colpiti dalle nuove misure anti-Xylella.

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