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World Trade Center: Obama e Bush commemorano insieme l’11 settembre 2001

I momenti più toccanti della commemorazione durata tutta la giornata: la cerimonia a Ground Zero, a Shanksville e al Pentagono. A New York Obama e Bush ricordano le 2500 vittime civili provocate dalla caduta delle Twin Towers.
A cura di Simona Linardi
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Una delle due fontane (4.000 metri quadrati) sorte al posto delle Torri Gemelle

L’America ha ricordato l’11 settembre 2001 in un incontro tra il passato e il presente degli Stati Uniti, incarnati da George W. Bush e Barack Obama, con le rispettive mogli. Il primo, che 10 anni fa aveva iniziato la battaglia perpetua contro il “terrore” e il secondo, che l’ha continuata, riuscendo ad individuare ed uccidere il nemico pubblico numero uno, ovvero il leader di Al Qaeda, lo sceicco Osama Bin Laden. Dopo la cerimonia a Ground Zero, si sono tenute quella a Shanksville (in Pennsylvania) e poi al Pentagono.

WORLD TRADE CENTER – È un primo minuto di silenzio, a Manhattan, che da il via alla commemorazione. Al posto di quelle che costituivano il simbolo dell’America, sorge adesso uno specchio d’acqua che ricorda i nomi di tutte le vittime coinvolte nei tragici attentati.  Il presidente Barack Obama e sua moglie partecipano al silenzio che fa quasi da contrasto con il fracasso della mattina di 10 anni fa. Migliaia di persone arrivano a Ground Zero con in mano una foto del proprio caro scomparso e, a ricordare l’avvenimento più brutto della loro vita, basta l’allarme di una città blindata per il timore di un’ulteriore azione terroristica. Dinanzi allo spazio lasciato vuoto dalle Torri Gemelle, Barack Obama ha letto il Salmo 46 della Bibbia "Non avremo paura", mentre George W. Bush ha preferito leggere una lettera scritta da Lincoln a una madre che perse cinque figli durante la Guerra civile.

Poi altri due momenti significativi, ricordando il secondo schianto. Il discorso del sindaco di New York, Michael Bloomberg, con la lettura dei nomi delle 3000 vittime; e il secondo minuto di silenzio ricordando l’aereo che si schiantò contro la Torre sud. Inoltre, per la prima volta i parenti delle vittime entrano al “National September 11th memorial & museum di New York”. Il memoriale si trova di fronte a quello che un domani costituirà il grattacielo il più alto degli Stati Uniti, chiamato One World Trade Center o Freedom Tower (torre della libertà). A benedire le vittime e i familiari con parole estrapolate dalle Sacre Scritture, l'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani.

PENTAGONO – Dalle 15.40  nella sede del Dipartimento della Difesa un minuto di silenzio per commemorare le vittime, proprio in coincidenza con il momento in cui il terzo aereo dirottato si schiantava contro il simbolo della Difesa degli Stati Uniti, uccidendo 125 persone. E alle 16.00 il quarto minuto di silenzio per il crollo della prima torre.

SHANKSVILLE – Da Ground Zero, Obama e la moglie Michelle si sono recati in Pennsylvania per presenziare alla cerimonia di Shanskville. Il quinto minuto di silenzio ha indicato l’ora dello schianto del quarto aereo: Il volo United Airlines 93, che avrebbe dovuto colpire il Campidoglio o la Casa Bianca, ma provocò ugualmente 44 vittime. Il sesto minuto di silenzio è finito con il coincidere con l'ora del crollo della seconda torre.

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