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Whirlpool, trovata intesa: stabilimenti salvi. Scongiurati oltre 2 mila licenziamenti

Le parti sociali e la multinazionale americana l hanno firmato un accordo al Ministero dello Sviluppo Economico che prevede che non sia chiusa nessuna fabbrica italiano e non ci siano esuberi strutturali. L’accordo dovrà essere comunque approvato dai lavoratori.
A cura di Biagio Chiariello
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Gli stabilimenti italiani di Whirlpool sono salvi. C’è infatti l’accordo tra Fim, Fiom e Uilm e i dirigenti della multinazionale americana con cui sarà rilanciata al produzione italiana dei siti ex Indesit e, soprattutto, si evitare il rischio di esuberi strutturali. "Abbiamo siglato con Whirlpool un'ipotesi di accordo importante, che nei prossimi giorni sarà sottoposta al voto dei lavoratori in tutte le fabbriche ed uffici", dettaglia il leader della Uilm, Rocco Palombella. "Si tratta, soprattutto se si considera da dove eravamo partiti, di un'intesa senza dubbio positiva – prosegue – poiché scongiura il rischio di oltre duemila licenziamenti e assegna una missione a tutti gli stabilimenti italiani, trovando una soluzione anche per caserta e none di cui inizialmente era stata prospettata la chiusura". Aggiunge il leader Fim, Marco Bentivogli: "Abbiamo firmato un accordo importante che premia due mesi di lotta che hanno convinto a una retromarcia gli americani. Il nuovo piano industriale da bollettino di guerra diventa vero piano di rilancio".

Sospiro di sollievo, almeno per il momento, per gli oltre 2 mila lavoratori che nel precedente piano erano da licenziare. Il nuovo piano prevede il riassorbimento di tutti gli esuberi originariamente previsti, il mantenimento dei siti di Carinaro e None, incentivi all'esodo e per i trasferimenti in altri stabilimenti come Napoli e Varese. Conferisce, inoltre, ad ogni stabilimento una missione produttiva e soprattutto investe 513 milioni in tre anni. Si cercheranno poi per Teverola, con un apposito stanziamento di 2 milioni di euro e la disponibilità di cedere a prezzi agevolati la struttura. Già venerdì l'accordo sarà sottoposto al voto di tutti i lavoratori del gruppo.

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