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Vuole essere sbattezzata, il prete la deride sul giornale: “Va dall’esorcista”

Un prete di Ravenna ha ironizzato sulla scelta di una ragazza e ha pubblicato la sua richiesta sul giornale parrocchiale definendola una “diavoleria”. Il fatto è stato denunciato dall’Unione atei agnostici e razionalisti e il prete, interpellato, ha detto che voleva far riflettere la giovane.
A cura di Susanna Picone
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Una ventenne che scrive alla parrocchia per chiedere di essere sbattezzata e il parroco che le risponde pubblicando la sua richiesta sul giornalino parrocchiale e ironizzando sulla sua decisione. È quanto accaduto nel Ravennate. Don Maurizio Ardini, parroco di San Bernardino di Lugo, ha pubblicato la richiesta della giovane sul giornalino cogliendo l’occasione per ironizzare “su questa nuova diavoleria che il gruppo di atei, l’Uaar, propone ai giovani come te, i quali, nonostante la maggiore età non hanno capito bene il dono ricevuto e lo rifiutano pubblicamente”. Il sacerdote ha consigliato alla ragazza “una santa messa per la guarigione spirituale e un rosario” per ritrovare se stessa ma non solo: “Se hai bisogno di un qualcosa di più, ti prenderò un appuntamento con don Gabriele, specializzato in benedizioni ed esorcismi”, così don Ardini. L’Uaar, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, ha denunciato il fatto definendolo “una mancanza di rispetto da lasciare stupefatti”. Il parroco, invece, contattato dal Fatto Quotidiano, ha detto che l’intento di quel suo articolo non era polemico: “Volevo solo far riflettere la ragazza in questione sulla richiesta assurda che mi ha fatto. Perché i ragazzi a 20 anni seguono le mode, come quella dello sbattezzo, ma poi si pentono di ciò che hanno fatto. Mio padre non era religioso, mia mamma sì, ma prima d’oggi non c’è mai stato questo atteggiamento di sfida. Se una persona non vuole andare in chiesa non ci va, ma se sua madre le ha dato il battesimo perché farne una tragedia?”.

Per il parroco rinunciare al battesimo è una moda – Il parroco ha spiegato che insieme alla lettera che gli è arrivata il 15 giugno scorso non c’era il documento di identità della giovane né l’indirizzo a cui scrivere per rispondere e per questo avrebbe deciso di rendere pubblico il documento “sperando che qualcuno ti rintracci e verifichi che non sia uno scherzo”. I toni utilizzati dal sacerdote hanno però indignato l’Uaar che ha criticato l’atteggiamento “di sufficienza” del prete nei confronti della giovane. “Non è raro purtroppo che i preti diano risposte di basso livello agli sbattezzandi, creino lungaggini o usino l’autorità che hanno per intimidire le persone che fanno apostasia – così il segretario Raffaele Carcano – certo, se i toni sono questi, non c’è molto della nuova chiesa che papa Francesco vorrebbe costruire”. Ma nonostante le critiche don Ardini sembra convinto della sua decisione: “Per quanto riguarda i toni, io sono un provocatore nato, parlo così anche in chiesa, ed è un modo di far leggere ai parrocchiani il giornalino, ma la questione rimane: se è una persona di 50 anni che fa queste scelte, se non è scemo vuol dire che ha le sue ragioni, ma i ragazzi di 20 anni si fanno prendere dalla moda, o la vedono come forma di protesta, e io li voglio mettere in guardia. E l’ho fatto in un modo un po’ provocatorio”.

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