Vuole donare 2 milioni all’ospedale. I dirigenti lo fanno aspettare ore: salta donazione

Voleva donare due milioni all'Azienda sanitaria ragusana per acquistare apparecchiature mediche e migliorare i servizi del nuovo ospedale ‘Giovanni Paolo II'.  Ma dopo aver a lungo fatto anticamera dietro la porta del manager col quale avrebbe dovuto parlare, ci ha ripensato ed è ripartito senza più fare l'elargizione. Pippo Giuffré, emigrato italiano a New York da quasi 60 anni e lì arricchitosi, non era la prima volta che condivideva la sua fortuna con la città che gli aveva dato i natali. Era già tutto deciso. C’era solo da firmare gli ultimi dettagli  col direttore generale dell’Asp, Maurizio Arico’: ritrovo ore 12 nella sede dell'Azienda sanitaria provinciale. Arrivato alla porta del manager, è stato fatto accomodare in anticamera: ma Arico’ lo avrebbe fatto attendere troppo. E così è saltato tutto.

Le versioni contrastanti

"Li ho accolti e fatti accomodare nella sala d'attesa, aspettando che arrivasse il legale dell'Asp che si trovava in Tribunale, circa 700 metri di distanza. Il tempo di arrivare e loro erano spariti. Non sono riuscito a rintracciarli. Sono davvero rammaricato per quanto successo", dice lo stesso manager, a conferma della vicenda. In realtà la versione dell’avvocato Michele Sbezzi, legale del mancato benefattore, è un po’ diversa: “Siamo stati fatti accomodare in una sala d’attesa rovente -afferma Sbezzi- e abbiamo atteso per molto tempo, finché il signor Giuffrè non si è seccato e ha deciso di andare via. A quanto ha detto a caldo non ha più intenzione di donare la cifra all’Asp, salvo ripensamenti. Ma sono certo che questa cifra a Ragusa arriverà, magari in altre forme”.

Il presidente della Commissione sanità Pippo Digiacomo dice: "Apprendo con rammarico l'incidente accaduto nei locali dell'Asp di Ragusa che avrebbe fatto desistere il signor Giuseppe Giuffrè dall'annunciata decisione di donare una cospicua somma all'ospedale della città iblea. Sono certo che si sia trattato di un semplice disguido e che possa essere superato".   "Avevo incontrato Giuffrè – aggiunge – proprio all'ingresso dell'edificio e avevo avuto modo di ringraziarlo del suo affetto e della sua generosità nei confronti della terra natia e sono profondamente dispiaciuto. A nome mio e della commissione Sanità all'Ars voglio chiedere al nostro fortunato conterraneo di scusare l'incidente assolutamente estraneo al garbo e all'ospitalità della bella terra iblea. I particolari dell'incidente verranno certamente chiariti nelle sedi opportune". –