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Visco: “Possibili indennizzi a risparmiatori da nuovi proprietari delle 4 banche”

Il governatore della Banca d’Italia difende il salvataggio delle quattro banche e puntualizza: “Chi ha fatto illeciti, paghi”
A cura di B. C.
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"Da cittadino è una cosa da stigmatizzare e che va fatta pagare", ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, in audizione nelle commissioni riunite Finanze di Camera e Senato sull’attività svolta da palazzo Koch nel 2015, a proposito dei bond subordinati, venduti illecitamente, delle 4 banche salvate. “Forse nel ricapitalizzare la banca o nel vendere la banca, metodi per indennizzare in parte coloro che hanno perso i soldi possono essere pensati dai nuovi proprietari con warrants e altri tipi di interventi” apre poi Visco.

Il Governatore, quindi, torna a difendere l'attività di Vigilanza di Bankitalia. "Qualunque atto facciamo è certificato" dalla struttura legale di palazzo Koch, assicura. Tutte le attività di Banca d'Italia, insiste, "seguono i principi cardine dell'azione amministrativa: economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza". E i provvedimenti adottati quest’anno per salvare i quattro istituti di credito "erano divenuti l’ultima alternativa possibile alla liquidazione, che avrebbe avuto per la collettività effetti ancora più traumatici". Le risoluzioni, spiega ancora Visco, "hanno assicurato la continuità operativa delle banche avviandone il risanamento, nell’interesse dell’economia dei territori di insediamento". Inoltre hanno "evitato possibili minacce per la stabilità finanziaria; hanno consentito di non porre oneri diretti a carico dello Stato".

Quindi, le cifre. Nel 2015 la Banca d'Italia, nel contesto della vigilanza unica, "ha contribuito fortemente all'attività di supervisione sulle banche significative, indirizzata a 13 gruppi bancari italiani". La vigilanza diretta ha riguardato 50 gruppi bancari, 422 banche non appartenenti a gruppo e le altre succursali di banche comunitarie". L'azione di vigilanza sulle banche italiane e sugli intermediari finanziari non bancari si è concretizzata “con l'adozione di 860 provvedimenti nei confronti di istituti di credito italiani, sono state effettuate 207 ispezioni e inviate 760 lettere di richiesta di informazioni”.

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