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Virus Zika, tre vittime in Venezuela

A dare la notizia delle tre vittime è stato il presidente Nicolas Maduro.
A cura di Davide Falcioni
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Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato ieri sera che almeno tre persone sono morte a causa di complicazioni collegate al virus Zika, l'epidemia causata dalla puntura di una zanzara che si sta espandendo in tutto il sud America ma che si teme possa interessare anche l'Europa in modo significativo. Maduro ha aggiunto che 68 persone sono state ricoverate in ospedale nel Paese sudamericano con complicazioni correlate a Zika. A partire dal novembre del 2015 in Venezuela sono stati registrati oltre 5.000 casi sospetti, ma secondo organizzazioni sanitarie locali il numero reale è probabilmente molto più alto.

Nel frattempo una donna incinta in Australia è risultata positiva a Zika dopo essere tornata da un viaggio all'estero. Si tratta del secondo caso simile nell'arco di una settimana, anche se gli esperti rassicurano che in Oceania il rischio di espansione dell'epidemia è estremamente basso: il tipo di zanzara che porta il virus vive solo in un angolo remoto del nordest dell'Australia, scarsamente popolato e poco frequentato.

Ieri intanto il ministro della salute del governo brasiliano ha confermato la terza morte nel paese legata all'infezione: la vittima è una ragazza di 20 anni deceduta lo scorso aprile. La giovane era giunta in ospedale per problemi ed è morta 12 giorni dopo il ricovero. Gli esami – i cui risultati sono stati resi noti a oltre 10 mesi di distanza – hanno rivelato che il decesso era appunto collegato al virus Zika. Le altre due morti legate al virus si sono verificate nell'ottobre e nel novembre scorso, tutte nel nord est del Paese, nell'area più colpita dall'infezione veicolata dalle zanzare Aedes.

Oms: necessari 18 mesi per sperimentare vaccini su larga scala

Proprio in Brasile gli scienziati hanno messo a punto un test molecolare per individuare, nel giro di poche ore e non invece di 5/8 giorni, la presenza di Zika. Il nuovo esame è stato sviluppato dai ricercatori dell'università di Campinas (Unicamp), insieme a colleghi dell'università di San Paolo (Usp) e della San Paolo State University (Unesp). Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità tuttavia saranno necessari almeno 18 mesi per effettuare sperimentazioni su larga scala di possibili vaccini contro il virus Zika. "Il contesto sta evolvendo molto rapidamente ed i dati cambiano ogni giorno. Circa 15 compagnie o gruppi hanno avviato lavori su vaccini. Molti hanno appena cominciato", ha detto in una conferenza stampa Marie-Paule Kieny, vice direttore generale dell'Oms per i Sistemi di salute e l'innovazione. Sono due i "candidati-vaccini" apparentemente più sviluppati: un vaccino a Dna del National Institute for Health (Us) ed un prodotto disattivato della Bharat Biotech, in India.

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