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Violenze Expo, Alfano: “Divieti come per gli ultras”

Il Ministro dell’interno annuncia nuove misure anti violenti dopo le devastazioni in centro a Milano.
A cura di Antonio Palma
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"Stiamo lavorando per i divieti preventivi come avviene per le partite di calcio. Quando c’è un alto indice di pericolosità sarà proibito sfilare nel centro delle città, proprio come già avviene quando si impedisce ai tifosi di andare in trasferta", lo ha annunciato oggi il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, parlando delle violenze avvenute a Milano nelle scorse ore durante il corteo di protesta anti Expo. In questo modo "daremo uno strumento più efficace ai prefetti" ha spiegato Alfano durante un'intervista al Corriere della Sera nella quale si è detto pronto a prendere misure urgenti dopo quanto accaduto nel capoluogo lombardo. Il numero uno del Viminale però punta molto sul nuovo disegno di legge sulla sicurezza urbana che dovrebbe avere una corsia preferenziale per l'approvazione in Parlamento. "Nel nuovo disegno di legge sulla sicurezza urbana abbiamo previsto l’arresto differito per i manifestanti in modo da avere ancora più poteri per bloccarli e inaspriremo il trattamento sanzionatorio per chi porta un casco o altri indumenti per celare la sua identità" ha rivelato Alfano.

Il Ministro dell'Interno comunque ha difeso l'operato delle forze di polizia e come è stato gestito l'ordine pubblico durante le violenze. "Mentre esplodono le bombe carta, uomini e donne delle forze dell’ordine devono prendere decisioni. E io posso dire che hanno fatto una scelta intelligente perché i manifestanti volevano essere inseguiti in modo che si scoprissero i presidi che impedivano ai manifestanti l’accesso al centro storico della città. Hanno lanciato le molotov per distrarre gli agenti e pianificare attacchi altrove, invece si è riusciti a impedirlo" ha sottoleinato Alfano, assicurando che anche prima della manifestazione "c’è stata una robusta attività di prevenzione con 2 arresti, 52 denunce, 32 espulsi e tantissimo materiale sequestrato".

"Le forze dell’ordine hanno saputo gestire la piazza in modo egregio pur senza arrivare a provvedimenti drastici" ha proseguito Alfano, aggiungendo: "Il lavoro è andato avanti dopo il corteo, con 5 arresti, 17 denunce e 32 persone portate in questura per controlli. Certamente il bilancio sarà ulteriormente positivo per chi indaga". Il Ministro infine si è detto pronto anche a seguire l'esempio della Regione Lombardia che ha previsto uno stanziamento di fondi per risarcire i danni subiti dai cittadini. "Siamo pronti a fare la nostra parte, la proprietà è sacra. Per questo siamo pronti ad aggiungere ai soldi della Regione le risorse statali. I cittadini devono recuperare fino all’ultimo euro" ha assicurato Alfano.

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