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Violenza sessuale sulla ex moglie, chiesti 9 anni per l’ex assessore sardo Marco Carboni

L’ex assessore regionale ai trasporti della Sardegna già condannato in primo grado. Per i pm la pena va confermata anche in appello.
A cura di Antonio Palma
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Conferma della condanna a nove anni di carcere per aver aggredito e tentato di violentare l'ex moglie da cui si era da poco separato. È quanto ha richiesto il sostituto procuratore generale di Cagliari Maria Grazia Genoese nei confronti dell'ex assessore regionale della Sardegna Marco Carboni. L'ex amministratore regionale ai Trasporti infatti sta affrontano il processo di appello davanti al collegio della Corte d'Appello del capoluogo sardo, presieduta da Giovanni Lavena, dopo essere stato condannato già in primo grado lo scorso anno ad una pensa di nove anni di carcere.  Il quella occasione i giudici del tribunale cagliaritano accolsero quasi totalmente la ricostruzione dell'accusa anche se accorciarono di un anno le richieste del pm Diana Lecca che aveva sollecitato la condanna a 10 anni.

I fatti contestati all'assessore risalgono al settembre del 2014, quando, come ricostruito dal Pg, un uomo si avvicinò alla ex moglie di Carboni aggredendola all'ingresso in casa e tentando di violentarla. Per l'accusa non vi è dubbio che quell'uomo fosse proprio l'ex assessore che aveva finto di essere un rapinatore indossando un casco integrale nel tentativo di non farsi riconoscere. Secondo la ricostruzione dei magistrati, Carboni avrebbe atteso la moglie nella villetta di famiglia a Selargius, in provincia di Cagliari, e armato di coltello l'avrebbe costretta a spogliarsi facendole subire diverse umiliazioni prima di fuggire portandosi via alcuni oggetti per simulare una rapina. Nonostante il travestimento però, l'uomo è stato riconosciuto dai vari familiari presenti in casa grazie alla voce e ai gesti.

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