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Violenza sessuale nei college, la California: non è stupro se il ‘sì’ è cosciente

Una legga per proteggere le studentesse, ma anche per costringere a reagire le stesse università, che stando alle numerose denunce delle ragazze tenderebbero ad insabbiare le violenze.
A cura di Biagio Chiariello
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“Yes Means Yes", cioè solo se dico davvero sì vuol dire sì. Questo il nome con il quale la California ha deciso di chiamare la nuova legge contro le violenze sessuali. In pratica, nei campus universitari di Berkeley, San Diego  e Davis, verrà considerato stupro il sesso praticato senza il "sì detto in modo cosciente dall'altra o dall'altro. Più nel dettaglio, "chiunque sia ubriaco/a, sotto l'effetto di droghe, svenuto/a o addormentato/a non è in grado di dare il suo assenso". Ieri, infatti il governatore della California Jerry Brown ha firmato la prima legge statale che obbliga colleges e accademie a investigare seriamente su quanto accade negli atenei.  Del resto, secondo i dati diffusi lo scorso luglio, una studentessa americana su cinque ha affermato di aver subito una qualche forma di violenza sessuale.

Tra loro c’è Emma Sulkowicz, la giovane della Columbia University che gira per il campus portando con sé un materasso: quello dove sarà avvenuto il suo stupro; e dichiara che continuerà a farlo, finché non verrà cacciato il suo aggressore. A livello nazionale, meno di un terzo delle violenze sessuali compiute nei campus vengono seguite da una punizione. Secondo una analisi della University of Massachusetts-Boston, il 6% degli studenti maschi ha commesso uno stupro, la maggioranza lo ha fatto più di una volta, senza ricevere alcuna sanzione, neanche una semplice sanzioni, aumentando di conseguenza le possibilità di recidiva. Le attiviste anti violenza universitarie hanno accolto la firma festosamente. “Questa è una grande vittoria – ha detto Meghan Warner che dirige la commissione studentesca sulle violenze sessuali alla University of California – il nuovo standard sul consenso ci aiuterà a voltare pagina dopo che tante vittime sono state umiliate. Ora tutta l'America deve adeguarsi".

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