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Violentata dopo la discoteca a Catania, i tre ragazzi in carcere: “Abbiamo fatto un video”

Agli atti dell’inchiesta anche un video ripreso dai telefonini di uno degli accusati. I tre dal loro canto parlano di rapporto consenziente anche se resta da stabilire perché la ragazza sia stata abbandonata in strada.
A cura di Antonio Palma
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Restano in carcere i tre ragazzi fermati dai carabinieri domenica scorsa nel Catanese con l'accusa di aver attirato con una scusa, violentato brutalmente e infine abbandonato a terra a bordo strada, nella notte tra sabato e domenica scorsi, una ragazza di 25 anni della stessa provincia etnea dopo una serata trascorsa in discoteca. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, nelle scorse ore ha convalidato il fermo per i tre accusati, accogliendo così la richiesta della locale Procura della Repubblica che aveva richiesto la massima misura cautelare per gli accusati.

Per i tre giovani di 34, 32 e 23 anni emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre devono rispondere del pesante reato di violenza sessuale continuata, aggravata dall'avere agito in gruppo contro la ragazza come un branco. Durante l'interrogatorio di convalida i tre si sono difesi parlando di rapporti consenzienti con la vittima che era ubriaca, anche se resta da stabilire il perché sia poi stata lasciata in strada. Secondo una prima ricostruzione, dopo i fatti pare che la ragazza, ancora poco lucida, si rimasta seduta per diverso tempo ai margini della carreggiata della strada solitaria di Misterbianco dove sarebbe avvenuta la violenza e che solo successivamente  abbia deciso di raggiungere l'incrocio che sbocca sulla via più trafficata, dove è stata soccorsa da un passante.

Il racconto dei ragazzi al momento comunque non sembra aver convinto il Gip che ha confermato la gravità degli indizi a loro carico. Maggiori certezze potrebbero arrivare dall'esame di un filmato che uno dei tre avrebbe girato in quei momenti nell'auto in cui si è consumato il rapporto. Il ragazzo infatti avrebbe affermato anche di aver ripreso la scena col proprio telefonino e fornito il video agli inquirenti che ora dovranno analizzarlo. Sequestrati anche i telefoni degli altri due così come l'auto. Al centro dell'inchiesta infatti c'è anche l'auto utilizzata dai tre che ora dovrà essere esaminata dagli esperti in cerca di materiale biologico e tracce che possano confermare lo stupro.

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