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Violentarono prostitute negli uffici della stazione, condannati tre poliziotti

Disposto anche l’allontanamento definitivo dalla polizia, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento del danno. I tre sono accusati di aver violentato nel 2003 due prostitute romene, di cui all’epoca una era minorenne, negli uffici della polizia ferroviaria nella stazione Ostiense a Roma.
A cura di Susanna Picone
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Tre agenti della polizia ferroviaria sono stati condannati a sei anni di reclusione ciascuno dal Tribunale di Roma: i tre sono accusati di concussione per aver abusato sessualmente di alcune prostitute romene. Si tratta degli agenti scelti Andrea Grifoni, Giorgio Campanari e Stefano Fortini. Oltre ai sei anni di reclusione ciascuno, i giudici hanno disposto per gli imputati l’allontanamento definitivo dalla Polizia di Stato, l’interdizione perpetua dei pubblici uffici e il risarcimento danni. La sentenza di condanna nei loro confronti è stata pronunciata oggi dal Tribunale di Roma a undici anni dai fatti. Nel 2003, quando i tre agenti erano in servizio alla stazione Ostiense, secondo l’accusa avrebbero utilizzato la propria qualità e i propri poteri di agenti di polizia per costringere alcune prostitute romene che frequentavano la via Cristoforo Colombo ad avere con loro rapporti sessuali. Una delle ragazze costrette a subire violenze sessuali da parte degli agenti all’epoca dei fatti era minorenne.

Prostitute costrette ad avere rapporti sessuali per evitare una denuncia

Le prostitute furono portate negli uffici di polizia della stazione Ostiense dove sarebbero avvenute le violenze. In cambio, questo è quanto accertato dalla Procura, gli agenti evitarono di denunciare le prostitute che si trovavano in Italia clandestinamente. Contro gli imputati si erano costituite parte civile le ragazze con l'assistenza dell'avvocato Cristina Cerrato che ha ottenuto dal Tribunale anche la condanna degli imputati al risarcimento dei danni in separata sede. Un quarto poliziotto accusato per gli stessi fatti tre anni fa aveva chiesto il processo con il rito abbreviato ed era stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione. Anche per lui era stato disposto l’allontanamento dai pubblici uffici.

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