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Violenta ripetutamente la figlia di 12 anni: sconterà solo 43 giorni di carcere

Una petizione firmata da 30mila persone negli Stati Uniti chiede la rimozione del giudice che ha condannato Martin Blake, uomo che ha stuprato ripetutamente la figlia minorenne, a meno di 2 mesi di carcere.
A cura di D. F.
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Martin Blake, un uomo di 40 anni che ha ripetutamente violentato sua figlia di 12 anni, è stato condannato a solo 60 giorni di reclusione, solo 43 dei quali da scontare in carcere. La sentenza è stata emessa dal giudice John C. McKeon dello stato del Montana, a sua volta pesantemente additato da decine di migliaia di cittadini di aver comminato una pena troppo lieve per reati di gravità estrema. L'accusa, infatti, chiedeva che lo stupratore venisse condannato ad almeno 25 anni di reclusione. "La pena inflitta a Blake non tutela la sua vittima, ma la mette ulteriormente in pericolo", è quello che si può leggere in una petizione promossa su Change che ha ottenuto non meno di 30mila sottoscrizioni.

"Chiediamo che venga aperta una procedura di impeachment nei confronti del giudice John C. McKeon", dice la petizione. "E' giunta l'ora di iniziare a punire quei magistrati che lasciano che questi mostri circolino a piede libero per le nostre strade". La sentenza, infatti, prevede che Blake sconti meno di due mesi di carcere per poi tornare in libertà vigilata, una condizione a cui tuttavia dovrà sottostare a lungo sottoponendosi a un trattamento speciale per maniaci sessuali e al divieto assoluti di avvicinare minorenni, se non accompagnato da figure specializzate.

Dal canto suo il giudice McKeon si è difeso dalla gogna mediatica a cui è stato sottoposto sostenendo di aver avuto ottime ragioni per condannare l'uomo a soli 60 giorni e alla libertà condizionata, appellandosi al fatto che una riabilitazione completa può essere possibile solo fuori dalle prigioni, in comunità di recupero altamente specializzate. Il giudice ha anche citato la madre e la nonna della vittima, che più volte hanno sostenuto che 25 anni di carcere richiesti dall'accusa sarebbero stati troppi. "Martin Blake ha bisogno di aiuto", ha scritto la corte. "Ha due figli che ancora hanno bisogno di un padre, anche se con restrizioni". "Vorrei che quell'uomo – ha concluso il giudice – potesse recuperare il rapporto con la sua famiglia. Sarebbe un bene per tutti".

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