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Villaggio Prenestino, rifugiati e residenti insieme per ripulire il quartiere

Dopo gli episodi di intolleranza seguiti ai fatti di Corcolle rifugiati e residenti del Villaggio Prenestino hanno lavorato insieme nella giornata del Retake dedicata alla pulizia e alla manutenzione delle aree verdi del quartiere.
A cura di An. Mar.
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Hanno lavorato fianco a fianco per ripulire le strade di Villaggio Prenestino i rifugiati del centro di accoglienza e i residenti del quartiere di Roma. Dopo gli episodi di intolleranza avvenuti nel quartiere di Corcolle una settimana fa in seguito all'aggressione di due autiste della linea Atm da parte di un gruppo di immigrati africani, gli ospiti del centro di accoglienza di via Roio del Sangro hanno accettato di lavorare gomito a gomito con i volontari nelle operazioni di pulizia e manutenzione del verde urbano. 

L'idea, spiega il comitato di quartiere, è "nata mesi fa dalle segnalazioni dei cittadini della zona, esasperati da grado di abbandono in cui riversava l'area. Inoltre, vista la vicinanza di uno dei tre centri accoglienza che il quartiere ospita, abbiamo pensato di farci dare una mano dai ragazzi ospitati nel centro . Un modo per loro per rendersi utili e fare qualcosa di concreto e per noi per fare un'attività utile alla comunità e allo stesso tempo di integrazione sociale, cosa che manca totalmente".

Fino all'ultimo si è temuto per la partecipazione dei rifugiati, minacciata da possibili ritorsioni dei gruppi di estrema destra che inneggiano al razzismo. Tuttavia ammettono dal comitato "Grazie all’aiuto di questi ragazzi giovani e tanti, siamo riusciti a pulire l’intera area (si parla di almeno mille metri quadri). Speriamo che questa giornata sia un esempio di integrazione e cooperazione tra persone Civili che rifiutano il razzismo come forma di risoluzione dei problemi. Queste iniziative sono anche un monito, una forma di protesta civile, verso le istituzioni".

"È necessario regolare la distribuzione dei Centri in modo da poter accogliere in maniera sostenibile e integrativa chi è meno fortunato di noi", precisa il comitato di quartiere. "È l’unico modo per evitare brutti episodi come quello avvenuto a Corcolle. Non si può pensare di risolvere il problema riversando su una periferia, già in difficoltà per la scarsità (se non assenza) di servizi, il 60% degli immigrati accolti dal Comune di Roma (secondo il presidente del Municipio Marco Scipioni). Il nostro appello e la giornata di oggi sono quindi dedicati anche al nostro Sindaco Ignazio Marino affinché si riveda il piano di distribuzione dei rifugiati, di integrazione e di gestione di questa emergenza immigrazione".

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