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Vietato fotografare, si può solo disegnare: l’iniziativa del Rijksmuseum di Amsterdam

Il Museo Statale di Amsterdam vieta le fotografie: niente più fotocamere o selfie per i visitatori, bensì carta, matita, e tanto spirito d’osservazione. Attraverso l’hashtag #Startdrawing il Rijksmuseum ha lanciato la campagna che ha come obiettivo quello di ripensare il rapporto del visitatore con l’opera d’arte: c’è troppa disattenzione quando si fotografa, meglio disegnare.
A cura di Federica D'Alfonso
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Niente foto nei musei. E se proprio si vuole portare con sé un ricordo dell'esperienza artistica, si prendano carta e matita e si disegni. È successo al Rijksmuseum  di Amsterdam, il Museo Statale della città. Fuori, all'ingresso, campeggia un enorme striscione bianco che invita a non introdurre le macchine fotografiche: si tratta della nuova campagna #hierteekenen ("start drawing") indetta dal Museo, che ha come obiettivo quello di incoraggiare i visitatori a "rallentare", e disegnare le opere in una galleria, piuttosto che fotografarle e passare frettolosamente alla sala successiva. Il museo sta fornendo ai visitatori carta bianca e matite, oltre ad organizzare veri e propri corsi di disegno il sabato. Ovviamente, l'istituzione non ha esplicitamente vietato fotocamere o telefoni cellulari , ma la sua presa di posizione sui visitatori "foto-dipendenti" è chiara.

"Nel mondo di oggi fatto di telefoni cellulari e media, una visita ad un museo è spesso un'esperienza passiva e superficiale. I visitatori sono facilmente distratti e non sperimentano veramente la bellezza, la magia e la meraviglia. È per questo che il Rijksmuseum vuole aiutare i visitatori a scoprire e apprezzare la bellezza dell'arte e della storia attraverso il disegno: #startdrawing!".  La campagna contro i maniaci dei selfie artistici prende le mosse da un recente studio, che ha stabilito come le persone siano meno propense a ricordare un'opera vista in un museo se questa viene fotografata. Il Rijksmuseum vuole aiutare i visitatori a riscoprire ed apprezzare la bellezza dell'arte e della storia attraverso il disegno.

Rijksmuseum, Amsterdam
Rijksmuseum, Amsterdam

Non c'è bisogno di essere in grado di disegnare, i visitatori non dovranno essere artisti a loro volta: l'iniziativa non ha come obiettivo il risultato finale, ma il fatto che s'impari ad osservare bene ciò che si vuole disegnare. In questo modo, si inizia a prestare attenzione a cose che prima non avremmo notato: proporzioni, dettagli, linee, ci si avvicina all'artista in segreto. Con l'utilizzo sempre più diffuso dei social media e la mania dei selfie, abbiamo iniziato a guardare le cose in fretta, superficialmente. Siamo facilmente distratti: dalle altre persone, dai nostri pensieri, dal dover fare a tutti i costi mille foto ricordo di ogni oggetto per poi non guardarle mai più. Imparare ad osservare, è invece l'obiettivo dell'iniziativa #startdrawing.

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La campagna è stata lanciata alla fine di ottobre, in concomitanza con il festival internazionale di disegno "The Big Draw". "Nelle nostre vite occupate non ci rendiamo conto di quanto possano essere belle le cose che ci circondano", ha detto Wim Pijbes , direttore generale del museo. "Ci dimentichiamo come guardare veramente da vicino. Il disegno aiuta, perché si vede di più quando si disegna".

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